Un'ultima volta che potrebbe avere nuovamente il gusto di una prima.
Se Sampdoria-Parma, gara dai verdetti già scritti, chiuderà infatti la stagione calcistica 2020/21 dello stadio "Luigi Ferraris" di Genova potrebbe al contempo segnare un esordio: quello dei tifosi sugli spalti nell'anno solare corrente in Italia.
E' l'auspicio del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: "Mi auguro che si prenda in considerazione di riaprire gli stadi almeno per l’ultima giornata del campionato di calcio di Serie A. Sono più facilmente controllabili e gestibili alcune migliaia di persone all’interno di uno stadio che decine di migliaia di tifosi in una piazza pubblica o per le vie della città. L’esempio critico dei festeggiamenti in piazza a Milano per la vittoria dello scudetto dell’Inter ce lo dimostra. Non possiamo permetterci di fare passi falsi e rovinare quanto fatto fino ad ora per contenere la diffusione della pandemia".
“Negli impianti sportivi i tifosi accederebbero tramite protocolli di sicurezza approvati dal Cts - ricorda l'esponente di Noi per l'Italia - sarebbero distribuiti in maniera ordinata e uniforme in tutto lo stadio, con il rispetto delle distanze di sicurezza, indosserebbero la mascherina. Ciò permetterebbe di tenere sotto controllo ingressi e uscite, avendo contezza del numero di spettatori, limitando al minimo contatti e dunque occasioni di contagio, che invece si moltiplicherebbero in spazi aperti difficilmente delimitabili come le piazze e dove è più facile che i tifosi si assembrino. Gli stessi Prefetti sarebbero facilitati nel lavoro di controllo e gestione degli afflussi, perché opererebbero con programmazione e non in emergenza”.
Chissà che il Governo quindi non possa ripensarci e, mentre il Genoa sarà di scena a Cagliari, rivedere nuovamente affollarsi, con tutte le norme del caso, le tribune di Marassi.