Prosegue, con l’accordo stilato il 26 maggio scorso a livello nazionale, l’attività svolta a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori degli appalti Fincantieri.
In questi anni, nonostante l’esiguità degli spazi disponibili all’interno del Cantiere di Sestri Ponente, si è riusciti a potenziare i servizi generali (mensa, spogliatoi, servizi igienici) per accogliere numeri sempre maggiori di lavoratori dell’indotto.
A ciò si è aggiunta una attenzione particolare durante il periodo Covid. Mentre “fuori dai cancelli” la normativa tende a dividere i lavoratori (e una drammatica dimostrazione l’abbiamo avuta negli iter di richiesta delle casse integrazioni), all’interno della fabbrica lavoriamo per ragionare sempre come un corpo unico.
Tutte le iniziative per ridurre i rischi da contagio Covid sono state applicate a tutti i lavoratori del Cantiere e sono state rese note tramite centinaia di assemblee che hanno visto la partecipazione di circa duemila lavoratori.
Ora, con questo accordo a livello nazionale, si mettono a segno altri punti importanti:
L'accordo prevede infatti:
- la riduzione delle lavorazioni in appalto attraverso la limitazione del subappalto e tramite internalizzazioni, in particolare nella pitturazione ed isolazione e nelle attività impiantistiche e ad alto valore aggiunto;
- l'adozione di macchinari automatizzati che supporteranno la produzione consentendo il miglioramento delle condizioni di lavoro nelle attività attualmente più critiche;
- la costruzione di un “bacino delle professionalità di settore” per garantire la continuità occupazionale dei lavoratori degli appalti e rafforzare il patrimonio professionale del comparto cantieristico;
- la consegna mensile alla RSU dell'elenco delle aziende e il numero dei lavoratori in appalto contrattualizzati per ciascuna azienda, anche attraverso somministrazione di lavoro;
- ulteriori investimenti per l'adeguamento delle infrastrutture logistiche dei servizi per i dipendenti delle ditte operanti in appalto;
- la messa a disposizione di locali in Fincantieri per l'effettuazione delle assemblee dei lavoratori in appalto (anche per le categorie sindacali di Cgil Cisl Uil dei CCNL applicati) e l'adozione di bacheche sindacali negli spazi riservati alle ditte.
L'accordo ci consegna strumenti per continuare ad organizzare ed intervenire a favore dei lavoratori degli appalti. Punti importanti che vanno in parallelo alle altre iniziative sul fronte sicurezza.
Infine riteniamo necessario che anche sul fronte delle vaccinazioni da effettuarsi in Azienda o in hub vicini, si lavori per estendere a tutti i lavoratori del Cantiere (diretti e appalti) la possibilità di accedere volontariamente alla somministrazione, bypassando le problematiche esterne legate a residenza, nazionalità, mancata assegnazione del medico di base ecc., insomma tutti i problemi burocratici che già all’inizio della pandemia hanno comportato disparità di trattamenti.
Lo dichiara in una nota la Fiom Fincantieri Sestri Ponente.