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Eventi | 10 giugno 2021, 18:24

Giornata mondiale del rifugiato: Defence for children Italia invita la cittadinanza ad attivarsi per supportare i percorsi di autonomia di giovani migranti

Il 19 e 20 giugno dalle 9.30 alle 17.30 a Genova nel Circolo Zenzero in via Torti

Giornata mondiale del rifugiato: Defence for children Italia invita la cittadinanza ad attivarsi per supportare i percorsi di autonomia di giovani migranti

Il 19 e 20 giugno dalle 9.30 alle 17.30 in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, Defence for children Italia organizza un weekend di formazione per diventare mentori di un giovane migrante neomaggiorenne: le sessioni avranno luogo a Genova nel Circolo Zenzero in via Torti.

Tale formazione, arrivata alla sesta edizione, s’inserisce nell’ambito del progetto ‘Regenerations’ cofinanziato dal programma ‘Asilo migrazione e integrazione’ dell’Unione europea e dall’iniziativa ‘Neveralone’, e nasce dalla necessità di potenziare meccanismi d’inclusione sociale delle giovani generazioni di persone migranti arrivati in Italia senza famigliari o altri adulti di riferimento, successivamente al compimento dei 18 anni, attraverso il coinvolgimento attivo della comunità locale.

“Ciascuno cresce solo se sognato…” dice una nota poesia di Danilo Dolci, ed ogni ragazzo per poter costruire la propria vita in autonomia ha bisogno di relazioni autentiche e di prossimità, di un punto di riferimento, qualcuno che possa avere uno sguardo sul suo percorso. Racconta Alberta, una mentore di Regenerations: “Questi ragazzi hanno proprio l’età di mia figlia che aspetta con ansia e gioia il compimento della maggiore età. Per loro, invece, l’arrivo dei diciotto anni rappresenta un vero e proprio countdown: non avranno una festa, i regali, la propria famiglia accanto, semplicemente dovranno fare il fagotto, trovarsi una casa e un lavoro e camminare da soli, dall’oggi al domani. Questa cosa mi ha angosciata ma al tempo stesso mi ha orientata: dovevo fare qualcosa affinché l’arrivo della maggiore età non fosse un giorno terribile, ma un giorno festoso”.

Il coinvolgimento ed il supporto di membri della società civile che diventano mentori, ovvero punti di riferimento per questi ragazzi e ponti tra loro e la propria comunità, diventa un elemento importante d’inclusione e valorizzazione delle competenze, delle storie e dei vissuti di questi giovani ma costituisce anche un elemento di scoperta e crescita per la cittadinanza stessa. “Quello del mentoring è un percorso che ti cambia. Ma come ti cambia e come sarai tu all’interno del tuo percorso per me era inimmaginabile, tengo a dire che è un’esperienza di vita che dovrebbero fare tutti” afferma Lorenzo, un mentore del progetto Regenerations.

Massimo Bondì

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