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Politica | 06 luglio 2021, 16:06

Crollo del ponte Morandi, lite tra Giordano (M5S) e il presidente del Consiglio comunale Bertorello sulla costituzione di parte civile contro Autostrade (VIDEO)

"Il sindaco non vuole perché c'è una trattativa con Autostrade" ha spiegato poi il consigliere a La Voce di Genova

Crollo del ponte Morandi, lite tra Giordano (M5S) e il presidente del Consiglio comunale Bertorello sulla costituzione di parte civile contro Autostrade (VIDEO)

Lite a Tursi tra il presidente del consiglio comunale Federico Bertorello e il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Stefano Giordano, che aveva presentato una mozione per chiedere di votare la costituzione di parte civile del comune di Genova contro la società Autostrade per il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018.




Giordano avrebbe voluto discutere la mozione durante il consiglio di questo pomeriggio, ma Bertorello glielo ha impedito. In aula è scoppiata una lite tra i due durata qualche minuto.



E' una mozione che parte dal crollo del ponte Morandi. - ha spiegato poi a La Voce di Genova il consigliere Giordano - Dopo quasi tre anni pensiamo che sia giunto il momento che il comune si costituisca parte civile nel processo penale. Abbiamo chiesto con questa mozione al sindaco e alla giunta di far sì che il comune avvii questo tipo di procedura che dà giustizia a trecentosessanta gradi ai parenti delle vittime e alla nostra città, che ha subito un crollo che resterà nella storia e segnerà per sempre purtroppo la sesta città d'Italia e tutto il Paese".

"In questo percorso - continua - pensiamo che questo atto sia dovuto con cui il consiglio comunale dovrebbe esprimersi all'unanimità. Al sindaco però non piace perché comunica che c'è una trattativa in corso con società Autostrade, e che se andrà male eventualmente il comune si costituirà parte civile. Noi invece riteniamo che il tribunale sia l'organo competente per dare giustizia e in questo percorso sia l'unico atto depositato dai gruppi consiliari che il Movimento 5 Stelle ha proposto all'intera città, ma il sindaco non vuole”.

Francesco Li Noce e Chiara Manganaro


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