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Economia | 28 luglio 2021, 13:04

Nel 2021 cresce l'edilizia grazie agli investimenti, ma preoccupano l'incertezza sulla proroga dei bonus e l'aumento dei prezzi delle materie prime (FOTO E VIDEO)

A guidare la crescita del settore sono gli investimenti, in particolare quelli pubblici, ma anche i bonus, su tutti il 110% che Ance chiede di prorogare almeno fino alla fine del 2023

Il presidente di Ance Filippo Delle Piane

Il presidente di Ance Filippo Delle Piane

Il 2021 è l'anno della ripresa per l'edilizia, dopo l'anno buio del covid, periodo in cui il settore ha perso oltre 100mila imprese e 800mila addetti a livello nazionale. In Liguria i dati sono pesanti, ma forse meno drammatici rispetto ad altri settori. La flessione è stata del 10%, mentre è esplosa la cassa integrazione con un incremento del 388%.




A guidare la crescita del settore sono gli investimenti, in particolare quelli pubblici, ma anche i bonus, su tutti il 110%, che Ance chiede di prorogare almeno fino alla fine del 2023, “Altrimenti potremo dire che questa misura avrà portato a risultati modesti. È uno strumento importante, molto complesso, che si rapporta con un mondo che ha tempistiche lunghe”, spiega il presidente Filippo Delle Piane, alla sua ultima conferenza stampa prima della nuova assemblea da cui dovrà uscire il suo successore.

Questo è un settore che non smette di soffire dal 2008. - ha spiegato Delle Piane – L'inizio del 2021 ci dice però che le cose stanno cambiando, si vede che c'è più effervescenza, ci sono investimenti pubblici, la progettazione delle opere e le gare sono aumentate. Ci sono i requisiti perché le cose possano migliorare”.

Dobbiamo anche dire che c'è qualche sentore di rimbalzo del mercato immobiliare – continua Delle Piane - su certi tipi di prodotti. Il covid ha portato all'attenzione l'importanza degli spazi esterni, di un prodotto edilizio nuovo, tecnologicamente avanzato, energeticamente efficiente. La concomitanza di queste cose genera il rimbalzo”.

Il settore edile ha dovuto fare i conti con un aumento dei prezzi delle materie prime e con la difficoltà di reperirle: “Abbiamo avuto uno straordinario aumento di prezzi, - continua - in particolare per ferro e isolanti, che li rende non soltanto molto più cari, ma anche più difficili da trovare. Questo comporta un rallentamento nell'approvvigionamento e quindi nei lavori, ma soprattutto la difficoltà dei sub fornitori a fare quotazioni che possano durare nel tempo, perché l'aumento è costante, e questo preoccupa non poco”.

Appena una settimana fa i lavoratori del settore sono scesi in piazza per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale: “Le proteste sono sempre legittime. - ha detto ancora il presidente uscente - Al sindacato abbiamo spiegato che c'era la concomitanza dell'apertura del tavolo nazionale, che si collegava all'apertura di quello provinciale e volevamo cercare di gestire organicamente le cose. In più, a fronte del piccolo rimbalzo abbiamo fatto presente le problematiche su caro prezzi e proroga del bonus. Con ciò, la porta dell'associazione continua a essere aperta, il rapporto con i sindacati continua a essere buono, e la prossima settimana ci risiederemo attorno a un tavolo con l'assoluto auspicio di trovare la soluzione”.

Prima delle considerazioni finali sul suo mandato, Delle Piane non ha risparmiato una frecciata a chi ha contribuito all'isolamento della Liguria, per la difficile situazione infrastrutturale: “La Liguria, che viveva già un isolamento dovuto a una carenza infrastrutturale che si sta provando a colmare con opere come il terzo valico e, speriamo la Gronda, che necessitano di anni per il compimento. Oggi è aggravato dall'unica forma di infrastruttura che potevamo utilizzare che è l'autostrada. La situazione che Genova e la Liguria si trovano a vivere è indecorosa, indegna dell'Italia, questo in tutte le sedi dobbiamo dirlo, e lo dicono tutte le categorie economiche e i cittadini. In termini di fruibilità della rete e di pericolosità nel mettersi in viaggio viviamo una situazione che non è accettabile, figlia di cinquant'anni di assenza di manutenzione. Questo lo dobbiamo dire con grande forza”.

Sul suo mandato, infine Delle Piane commenta: “Scade il mio mandato, lascio a chi arriverà dopo di me il grande onore e onere di portare avanti l'associazione che è sana nei suoi numeri, motivata, che ha visto sessanta nuove imprese associarsi nell'ultimo anno, a dimostrazione che nei momenti di difficoltà chi lavora bene viene premiato, che i servizi che l'associazione offre sono apprezzati dalle imprese. Lascio una grande fatica da portare avanti, che mi ha inorgoglito portare avanti per sei anni, un mondo ricettivo stimolato, una struttura di funzionari fresca e motivata, quindi tanto lavoro ma di soddisfazione”.

Francesco Li Noce

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