Proposta a Tursi: istituire a Genova una giornata dedicata alla Vespa

Mentre è ancora in corso di svolgimento la manifestazione ‘Genova Jeans’, con l’ultima delle cinque giornate prevista proprio per oggi, si affacciano altre idee per promuovere il capoluogo ligure in Italia, in Europa e nel mondo. Una delle proposte sarà discussa domani pomeriggio a Palazzo Tursi, in occasione della ripresa dei lavori del Consiglio Comunale dopo la pausa di agosto.

Arriva attraverso la mozione numero 94/2021 che porta la firma dei consiglieri Mario Mascia, Guido Grillo e Stefano Costa: istituire a Genova una giornata dedicata alla Vespa, ovvero lo scooter più famoso del mondo, visto che il suo creatore, Enrico Piaggio, era nato a Pegli e visto che la Piaggio stessa ha una storia che incrocia fittamente la Liguria.

Nel testo del loro, atto, i tre consiglieri comunali chiedono al sindaco di Genova, Marco Bucci, e alla Giunta Comunale di “istituire il ‘Genova Vespa Day’ o ‘GenoVESPA day’, giornata ufficiale per celebrare lo scooter più famoso del mondo, il giorno 23 aprile di ogni anno, con l’organizzazione, anche in collaborazione con i Vespa Club genovesi, di raduni ad hoc di vespisti sul territorio comunale e con la promozione di tutte le iniziative collaterali di propria competenza quali, a titolo meramente esemplificativo, convegni ed eventi atti a conservare la memoria storica di questo scooter”.

Mascia, Grillo e Costa ricordano che “la Vespa, scooter per antonomasia, il 23 aprile 2021 ha compiuto i suoi primi 75 anni di storia: dalla primavera del 1946 a oggi sono oltre 19 milioni le Vespa costruite in circa 200 versioni. Si tratta di un fenomeno di costume, oltre che di storia delle due ruote, anche ben oltre i confini italiani, ed è commercializzata in 83 paesi di tutti i continenti, dove è universalmente riconosciuta come simbolo dello stile italiano. La Vespa deve la sua nascita ad Enrico Piaggio, nato il 22 febbraio 1905 a Pegli, successivamente annessa al Comune di Genova, in viale Villa Gavotti 7, che una volta laureatosi in Economia e Commercio a Genova nel 1927, fece il suo ingresso nell’azienda di famiglia Piaggio per poi ereditarla insieme col fratello maggiore Armando alla morte del padre avvenuta nel 1938”.

Nella mozione, si fa notare anche che, nel Dopoguerra, Enrico Piaggio “decide di avviare negli stabilimenti toscani un percorso imprenditoriale del tutto nuovo, che consentisse all’azienda di superare le inevitabili secche del dopoguerra, incentrato sulla produzione industriale di un mezzo di trasporto semplice, a due ruote, leggero e a basso costo, caratterizzato da consumi modesti e adatto alla guida di tutti, comprese le donne: lo scooter”.

E il nuovo prodotto, un motociclo ribattezzato Vespa per via del suono del motore e delle forme della carrozzeria, viene brevettato il 23 aprile del 1946. “Anche all’estero da subito guardano con interesse alla nascita dello scooter ed Enrico Piaggio crea intorno al suo prodotto un’attenzione costante con iniziative come la fondazione e la diffusione dei Vespa Club: il primo nasce a Viareggio il 23 ottobre 1949. In seguito, il termine ‘Vespa’ diventa talmente celebre da essere conosciuto in tutto il mondo ed essere oggi trattato separatamente dal resto dei marchi appartenenti al gruppo Piaggio”.

Oggi, “nonostante lo scorrere degli anni, la Vespa rimane uno degli esempi di design industriale più riuscito al mondo. La sua linea, pur variando nel particolare, rimane inconfondibile nell’insieme: qualsiasi sia il modello, qualsiasi sia l’anno di produzione, le sue caratteristiche fondamentali rimangono impresse a tal punto che l’oggetto Vespa è identificabile in modo univoco. La Vespa è stata esposta nei musei di design, arte moderna, scienza e tecnica e trasporti di tutto il mondo. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York. Ed è senz’altro utile alla strategia di marketing cittadino valorizzare la genovesità della Vespa”. Di qui la mozione da parte dei tre consiglieri comunali, che verrà posta in votazione oggi a Palazzo Tursi, in Sala Rossa.