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Economia | 11 novembre 2021, 15:09

Iren, in nove mesi l'utile sale a 242 milioni e i ricavi crescono del 18,1%: per la Liguria 2,17 miliardi

Presentato a Milano il nuovo business plan della multiutility, con orizzonte puntato al 2030

Iren, in nove mesi l'utile sale a 242 milioni e i ricavi crescono del 18,1%: per la Liguria 2,17 miliardi

Si guarda al 2030, ma intanto si fanno tornare i conti nella quotidianità. Iren presenta a Milano il suo nuovo business plan che punta a pianificare sforzi e investimenti per i prossimi 10 anni. Ma intanto il bilancio racconta di un utile netto che nei primi nove mesi dell'anno arriva a 242 milioni di euro (in crescita del 57,6%) e di ricavi che si attestano a 3,1 miliardi, in crescita del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il margine operativo lordo è di 733 milioni e anche in questo caso si mostra il segno positivo: +12,3%.

In tema di investimenti, quanto messo sul tavolo in questo periodo ammonta a 466 milioni di euro, con una crescita del 12,6% rispetto ai 414 del 2020. A questa cifra, si devono sommare anche i 56 milioni di "uscite" per acquisizioni da Futura (25 milioni di euro) a Sidiren (30 milioni di euro). Ma tutte queste operazioni non hanno impedito di ridurre l'indebitamento di 91 milioni.

A livello di performance, migliora la raccolta differenziata (arrivata a sfiorare il 70%), mentre cala l'impatto sull'ambiente con l'intensità carbonica. In aumento anche i clienti: si arriva a quasi 2 milioni su tutti i territori serviti, con una crescita di quasi 112mila clienti rispetto alla fine del 2020.

Con 12,7 miliardi di investimenti previsti al 2030, Iren sarà in grado di raddoppiare il proprio business ottenendo un Ebitda atteso pari a 1,8 miliardi di euro e un utile di 500 milioni di euro, grazie anche all’ingresso nel perimetro del Gruppo di 7 mila nuovi lavoratori”, dice Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Iren.

"Il nuovo Piano Industriale del Gruppo al 2030 ha un impianto strategico poggia le basi su tre pilastri quali la transizione ecologica, la qualità del servizio e la territorialità, puntando a catturare anche i fondi del Next Generation EU”.

Tra i fondi investiti 2,17 miliardi di euro di cui 1,31 miliardi di euro di investimenti diretti riguarderanno la Liguria con particolare riguardo a Genova e La Spezia: "Questo significa investire sugli impianti che gestiamo, espansione della nostra presenza nella distribuzione ma anche la creazione di centri di competenza e formazione" ha concluso Armani.

 

Redazione

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