Si è conclusa con successo la conferenza stampa di presentazione del cortometraggio "Avanti Avanti!", un film dedicato al Presidente Sandro Pertini prodotto da Hermes Movie, con la sceneggiatura di Rosa Johanna Pintus e la regia di Marco Bracco.
Grande partecipazione degli ospiti, diversi gli interventi dosati e moderati dal prof. Remo Viazzi, che con uno scoop ha rivelato anche una parentela da parte di madre con il Presidente Sandro Pertini.
Il progetto relativo al film “Avanti Avanti!” prevede due fasi: la realizzazione di un cortometraggio della durata di 30 minuti che verrà presentato nell'ambito di rassegne e festival italiani e internazionali e in contesti istituzionali e universitari nazionali; seguirà un lungometraggio per la classica distribuzione di sala nazionale.
1945. Un attacco, una fuga e il buio. Una caserma abbandonata piena di razioni K. Nino e Marcello non si riconoscono subito nemici, non comprendono che l’uno è l’avversario tanto cercato dall’altro. E c’è il bosco. Il bosco che tradisce il tempo, che diventa avventura o prigione, Paradiso, a volte. Qui, dopo grida, urla, cori militari si ferma il tempo. Costretti a stare vicini e a conoscersi, i due protagonisti si contendono il socialismo: libertà e progresso per Nino, nazionalismo massimalista e fedeltà per Marcello. Malena, ragazza-ninfa, li guarda, li seduce, li confonde e li fa innamorare; allontanati dalle proprie realtà e dalle proprie sicurezze, Nino e Marcello si riscoprono uomini e si rendono conto che la guerra è morte e abisso. Fuori la guerra imperversa in una lingua incomprensibile, gestita da un dio che diviene prigioniero dell’uomo ed entra tra le mura della caserma attraverso Gradiva, voce di coro greco, che descrive i bombardamenti e gli altri orrori davanti a un dio, Marte, incapace di aiutarla. Finalmente la pace, la resa; ma essere uomini significa accettare il proprio destino e seguire gli alleati non soltanto nelle vittorie, anche nelle sconfitte. Marcello, dunque, sceglie: sceglie l’onore anche se intriso d’amore; non ci sta a vivere il ruolo dello sconfitto, del fascista pentito che si nasconde per paura ed interesse personale e decide la fuga. L’amico partigiano, la dolce e sensuale Malena gli restano nel cuore come gli altri personaggi della caserma ora conquistata dall’esercito americano. Anche Nino segue il suo destino, il referendum istituzionale, la Costituente, resta Malena: restano le donne.U na bimba prova a danzare sulla spiaggia e sventola una bandierina dell'Italia, cade. Due bambini la aiutano ad alzarsi e le offrono un garofano rosso mentre all’orizzonte sorge il sole dell'avvenire. Da Filippo Turati a Pietro Nenni a Sandro Pertini. Nino insegue un ideale, un miraggio che si concretizza nei decenni che seguono la fine della seconda guerra mondiale sino ad arrivare agli anni '80, quando il lungo e articolato sogno socialista diviene realtà. Ma le idee di Nino non appartengono al passato, attuali oggi come ieri, scavalcano il XX Secolo e vivono.
"Un film dedicato al pensiero, alle idee, alle lotte che hanno animato la vita del Presidente Sandro Pertini; un periodo aureo, nonostante tutti i nonostante: un periodo in cui l’uomo era uomo e la finanza era accessorio".
Il video promozionale, seppur nella sua riduzione per la stampa, trasmette gli elementi che il cortometraggio, e poi il lungometraggio previsto per le sale, portano come bagaglio di nobili riflessioni.
Innanzitutto l’ambientazione storica, che consente un salto metatemporale sino ai nostri giorni, nel quale lo spettatore può ritrovarsi cogliendo gli aspetti contraddittori del legame tra il partigiano ed il repubblichino, addolciti e superati dalla figura di Malena, femminista ante litteram, simbolo anche dell’Italia.
L’impianto filologico del film si aggancia inoltre alla tradizione della tragedia greca attraverso l’inserimento del coro e di altri elementi tipici della tragedia greca, Il Dio Marte interpretato dal cantante e rapper Moreno.
Il film mostra e dimostra tutti i registri narrativi attorno ai quali è stato concepito, così la musica e la danza rivestono un ruolo fondamentale.
“La dedica al Presidente Pertini era ed è l’unica possibile, in quanto uomo e Presidente davvero super partes, eroico nella sua volontà di riconciliazione, la medesima volontà che anima questo film”, è il commento del portavoce della produzione.
Alla conferenza stampa tenutasi martedì 7 dicembre scorso sono intervenuti tutti gli attori, a partire da Barbara Francesca Ovieni, protagonista femminile nel ruolo di Malena, Moreno per il ruolo di Marte, Christian Adorno Bard per il ruolo di Sandro Pertini, Giovanni Capano, protagonista maschile nel ruolo di Nino, partigiano socialista, Simone Grande, protagonista maschile nel ruolo di Marcello, fascista, Mattia Semeria De Regibus,“Il più bello d'Italia 2021” nel ruolo di Fred, un marine americano, Antonella Rebisso per il ruolo di Gradiva, Michele Semino per il ruolo di un barista, Margherita Viotti per ruolo di Matilde, popolana , Chiara Viotti per il ruolo di Mafalda, popolana, Vanessa Galaverna che interpreta la ragazzina della balera.
Il film, che ha ottenuto il patrocinio dell'Università di Genova Dipartimento di Scienze Politiche, è sostenuto da GLFC e da SDAC -Scuola D'Arte Cinematografica Genova.














