Genoa, caccia alla Dea nell'ultima in casa del 2025. Con l'Atalanta quasi tutti arruolabili per cercare il regalo

Chissà se stavolta, con le luci accese sul “Ferraris” per chiudere la sedicesima giornata di Serie A e il 2025 “casalingo” (ore 20:45, arbitro Abisso), il Genoa riuscirà a mandare a buon fine la caccia alla Dea. Sono infatti passati sette anni praticamente esatti dall'ultima vittoria che il Grifone è riuscito a strappare in casa all'Atalanta: era il 22 dicembre, un giorno di differenza rispetto alla sfida odierna, e i rossoblù di Cesare Prandelli riuscirono a strapazzare 3-1 i primi germogli della squadra che poi con Gasperini è arrivata a giocare costantemente per i vertici del campionato. Battendo quasi regolarmente i genovesi.

Tutta un'altra storia, insomma. Così come è lecito attendersi un altro copione rispetto alla gara di due settimane fa in Coppa Italia, con due squadre che allora avevano appena voltato pagina alla conduzione tecnica e coi ragazzi di Daniele De Rossi votati a un turnover più massiccio rispetto all'undici ormai solitamente titolare, salvo poche eccezioni, e sul quale anche stasera dovrebbe fare affidamento il tecnico genovese.

Alla vigilia della sfida coi nerazzurri ha parlato chiaro l'ex Roma: i ragionamenti anche sui nomi nasceranno dal tipo di atteggiamento sul quale improntare la gara, contro un avversario costruito per giocare tutto campo “uomo a uomo” e con grande importanza alla fisicità. Un indizio che potrebbe portare al ritorno di Thorsby dall'inizio, dove ci sarà regolarmente Vitinha nonostante la settimana complicata sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo, con la scomparsa tragica dei due giovanissimi cuginetti.

Altro recupero significativo per i rossoblù è quello di Østigård. Il norvegese dovrebbe essere regolarmente convocato dopo essere rientrato in gruppo negli ultimi allenamenti, ma il nodo da sciogliere è comunque sul suo utilizzo dal primo minuto. A contendergli il posto sarebbe Otoa, con Marcandalli e Vasquez praticamente uniche alternative ai fianchi. Per il resto poche le novità attese, con una sfida tra ex e attaccanti ritrovati che incrocia i nomi di Colombo, Malinovskyi e Scamacca.

E se tutti e tre sono praticamente certi della propria titolarità, il momento migliore lo sta comunque passando la punta romana che, dall'arrivo di Palladino – altro ex con passati splendidi da giocatore al “Ferraris” – in panchina, ha cominciato a refertare a suo favore reti su reti. Sarà lui il terminale avanzato della manovra dei bergamaschi che arrivano in Liguria con qualche assenza e molti ballottaggi, privi nel reparto offensivo di Lookman (in Coppa d'Africa come) e di Pasalic, colpito dal lutto del padre, mentre dietro mancheranno Kossonou e Djimsiti.

Anche De Rossi avrà qualche alternativa in meno in panchina. Va verso il forfait ancora una volta Messias, mentre in settimana hanno patito il riacutizzarsi di vecchi problemi Grønbæk e Cornet che non saranno quindi certamente parte di quella sfida dalla quale, comunque, il Grifone vuole provare a regalare e a regalarsi quel “colpo grosso” che manca, per molteplici aspetti, da troppo tempo e di cui la classifica, tra scontri diretti delle avversarie e gare che si disputeranno in recupero a metà gennaio, avrebbe bisogno per riprendere slancio.

PROBABILI FORMAZIONI

Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Frendrup, Thorsby, Martin; Colombo, Vitinha. Allenatore: D. De Rossi

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, De Roon, Bernasconi; De Ketelaere, Scamacca, Maldini. Allenatore: R. Palladino