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Economia | 15 dicembre 2021, 09:01

I primi venti anni di Asef, azienda sociale di servizi al cittadino

La ricorrenza è stata celebrata a Palazzo Tursi. Oltre un secolo di storia e un grande futuro, dalla svolta green a un inceneritore per animali. Un’azienda che dà lavoro a 93 dipendenti

I primi venti anni di Asef, azienda sociale di servizi al cittadino

Venti candeline sull’ipotetica torta per il compleanno di Asef, titolata società di onoranze funebri genovesi, partecipata del Comune e, negli anni, trasformata da azienda economica a speciale, fino all’attuale srl. E come tutte le ricorrenze del genere, celebrata con una grande festa a Palazzo Tursi, con tanto di premiazione dei fedelissimi dipendenti che, in varie maniere, l’hanno servita dal primo giorno fino ad oggi.

Asef è figlia ed erede di una gloriosa e lunga storia di 112 anni delle onoranze e trasporti funebri del capoluogo ligure. Perché, se oggi la parola d’ordine è la terna modernità, qualità, valore sociale, queste valenze affondano le radici e derivano dall’antenata Atf, fondata come Azienda economica di trasporti funebri della città e tale rimasta dal 1909, per giungere agli ultimi 20 anni con il testimone passato alla giovane e ventenne Asef.

“Azienda moderna, amministrata in economicità, con servizi altamente qualitativi e, soprattutto, vicina ai cittadini in un momento di grande prostrazione psicologica e fragilità, anche finanziaria perché costretti a una spesa indifferibile”, assicurano i vertici dell’azienda, ricordando la delibera Atf datata 10 dicembre 1909, quando l’allora assessore comunale Cuneo spiegò che la fondazione dell’azienda era stata ponderata e seguiva a ben 6 anni di “accurata analisi”. Cuneo disse che le ragioni dell’iniziativa erano “soprattutto d’indole morale” e che la Civica amministrazione aveva inteso “sottrarre la delicata funzione alla concorrenza e alla speculazione privata”, dal momento che molti cittadini avevano presentato esposti per quelle che venivano definite “esose tariffe delle aziende private nel momento della difficoltà”.

La sede venne individuata sotto l’allora costruenda via Innocenzo Frugoni; la stessa in cui si trova adesso. Il marchio visse 92 anni, fino a diventare srl e prendere il nome di Asef. Giovane ventenne proiettata nel futuro, “in primis” nell’ormai ineludibile ecosostenibilità. Ritorno al futuro, però, rileggendo le carte storiche dell’azienda che, nel 1909 insieme alle carrozze a cavalli funebri, aveva in flotta due carri funebri a trazione elettrica. Storia che si ripete e rinnova visto che il futuro Asef ha in programma auto funebri e furgoni elettrici e un impianto di cremazione animali ecosostenibile.

All’inizio del secolo scorso fornitrice di mezzi elettrici fu la Società anonima costruzioni elettriche e meccaniche già Turrinelli & C. di Milano e le auto funebri erano dotate di accumulatori elettrici. Dei due mezzi, uno aveva carrozzeria ricambiabile per trasporto collettivo di salme e trasporto singolo di terza classe; l’altra aveva invece carrozzeria per trasporto di seconda classe, primo e secondo grado.

Oggi Asef percorre 450mila chilometri che, a breve, saranno coperti da flotta operativa ad impatto ambientale zero, che porterà l’azienda a una svolta green insieme a un impianto di cremazione di animali da compagnia a impatto ambientale nullo.

“Sottrarre la delicata funzione alla concorrenza e alla speculazione privata - ha detto Maurizio Barabino, amministratore unico di Asef - è il mandato che la giunta comunale diede all’Azienda dei trasporti funebri nel 1909, quando la fondò. È trascorso più di un secolo, ma lo spirito aziendale è immutato”. Per Franco Rossetti, dirigente amministrativo e gestionale della società, “in un mercato sempre più complesso e caratterizzato dal moltiplicarsi della concorrenza, Asef ha avuto negli anni l’obiettivo di restare un solido punto fisso nell’offerta di servizi funebri di alta qualità a prezzi accessibili. Abbiamo recentemente varato il ‘funerale sociale’, legato all’Isee di chi organizza il servizio funebre, con rilevanti sgravi a parità di prodotti offerti; abbiamo promosso e stipulato numerose convenzioni con associazioni e gruppi di persone; siamo attivi nel sostenere iniziative sociali di lunga durata e importante rilievo cittadino”.

E se Federico Bertorello, presidente del Consiglio Comunale, ha sottolineato che l’azienda dà utili al Comune, per il vicesindaco Massimo Nicolò, “rende un importante servizio ai cittadini, di qualità e a costi estremamente competitivi. Ha radici profonde”. Dal sindaco Bucci il messaggio che Asef svolge “un ruolo sociale di primaria importanza per Genova ed è attività fondamentale per la cittadinanza per affrontare alcuni dei momenti più difficili della vita”.

Dino Frambati

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