“Il via libera da parte del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero della Cultura al progetto di ricerca mineraria nel Levante ligure presentato dalla società Energia Minerals disattende completamente le aspettative dei territori e della Regione, che avevano espresso chiaramente e puntualmente la loro contrarietà. È un metodo ormai consolidato quello di calare dall’alto decisioni che vanno in direzione ostinata e contraria rispetto ai pronunciamenti motivati delle Amministrazioni locali”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente e Territorio.
“La decisione del Governo - prosegue Muzio, che a maggio 2021 aveva presentato una Interrogazione sul tema - è fortunatamente solo il primo passo di un percorso che troverà molti, ma molti ostacoli sulla sua strada. In Regione faremo la nostra parte, col sostegno dell’assessore Marco Scajola”.
“Ricordo - sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia - che la ricerca per la quale Energia Minerals ha presentato l’istanza non è compiuta per scopi scientifico-accademici o di conoscenza e tutela, ma col fine di valutare potenziali possibilità di sviluppo a fini estrattivi, come si legge nella stessa documentazione depositata dalla società”.
“Ricordo inoltre che la zona interessata (i territori di Sestri Levante, Ne, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese nella Città Metropolitana di Genova e di Maissana e Varese Ligure nella Provincia della Spezia, per un totale di 8243 ettari) costituisce nell’insieme un’area di pregio, presenta una serie notevole di vincoli, anche sovrapposti, di tipo paesaggistico ed ambientale ed è caratterizzata ormai da anni da uno sviluppo economico basato principalmente sull’accoglienza turistica, sulla ricettività, sull’enogastronomia e su una produzione agricola di prodotti tipici sempre più orientata verso la sostenibilità e il biologico, con eccellenze riconosciute a livello internazionale”, dice ancora Muzio.
“Per tutti questi motivi - conclude - ritengo giusto e doveroso proseguire nella battaglia in difesa del territorio, per scongiurare forme di sfruttamento minerario che mettano a rischio l’ecosistema di aree di pregio e ne compromettano il modello di sviluppo ambientale e turistico”.