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Politica | 24 gennaio 2022, 18:31

Piano territoriale regionale, Lista Sansa: "Modello sviluppo basato su edilizia, porticcioli e consumo del suolo"

"Domani in Consiglio discuteremo il documento che ha preparato la Regione, un piano che riteniamo insoddisfacente prevedendo, in estrema sintesi: più strade, più porticcioli, più cemento e ancora consumo di suolo"

Piano territoriale regionale, Lista Sansa: "Modello sviluppo basato su edilizia, porticcioli e consumo del suolo"

 “La Liguria aspetta dal 1997 la stesura di un Piano territoriale regionale che possa indicare la strategia nel disegnare il futuro del territorio nei prossimi 20 anni. Domani in Consiglio discuteremo il documento che ha preparato la Regione, un piano che riteniamo insoddisfacente prevedendo, in estrema sintesi: più strade, più porticcioli, più cemento e ancora consumo di suolo”. Così Selena Candia, consigliere regionale della Lista Sansa e relatrice di minoranza del testo sul Piano territoriale regionale.

“Gli obiettivi della Giunta Toti si sono dimostrati sempre i soliti: costruire ancora più liberamente in tutto l’entroterra ligure e dare la priorità alla mobilità privata anziché a quella pubblica, tanto che si prevede una fantomatica Gronda di Levante (un’autostrada tra la Val Fontanabuona e la Val Polcevera) – spiega Candia -. Nel Ptr della Regione viene considerato 'entroterra' ogni pezzo di terra a 300 metri dalla costa, proprio come nel caso dell'operazione che il Comune di Genova sta portando avanti sulla collina di Vesima, dando così il via libera ad operazioni di speculazione edilizia travestite da riqualificazione. Inoltre la Giunta Toti prevede, all'art. 17, di creare nuovi porticcioli, nonostante la Liguria sia già la seconda regione con più approdi per mq di costa in Italia”.

“Non abbiamo nessuna nostalgia della stagione delle barche e del cemento che l'assessore Scajola dovrebbe conoscere molto bene visto che il caso più emblematico fu quello del porto di Imperia, con regista dell'operazione suo zio, oggi sindaco – attacca il capogruppo Ferruccio Sansa -. Le mie prime battaglie da giornalista in Liguria sono state proprio contro il proliferare di porticcioli e cemento, e oggi, dopo oltre 15 anni, siamo ancora allo stesso punto”. “Oltre al danno per il territorio – prosegue Sansa - c'è la sensazione di una grandissima opportunità mancata, quella di puntare sulla tutela del nostro territorio anche come occasione di lavoro”.

Dietro al “rilancio” che viene sbandierato nel Ptr redatto dalla Regione, per Selena Candia manca un'impostazione che permetta alla Liguria di immaginare un futuro diverso, più giusto, con più opportunità lavorative, con investimenti sui giovani e con attenzione alla tutela del territorio e dei suoi abitanti di fronte ai cambiamenti climatici.

“La Liguria, e soprattutto l'entroterra, ha bisogno di servizi pubblici quali trasporti, sanità ed istruzione, non di nuovo cemento – sottolinea la consigliera regionale -. Per questo domani in aula porteremo le nostre proposte che prevedono: zero consumo di suolo, case private sfitte alle persone con problemi abitativi, più aree pedonabili e ciclabili, nuove opere di infrastrutture verdi e una cartografia sulla Sanità per capire cosa c'è, dove, e cosa ci sarà grazie al Pnnr”.

Redazione


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