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Municipio Valpolcevera | 04 febbraio 2022, 10:00

Certosa torna in piazza con un volantinaggio in zona metro. Appuntamento domani

Il presidente del comitato D’Agostino: “Ci dovranno ascoltare. Non ci danno risposte precise e soddisfacenti. La pazienza è finita”. Ed annuncia un’assemblea per il 12 febbraio e ulteriori iniziative anche “forti”

Certosa torna in piazza con un volantinaggio in zona metro. Appuntamento domani

“Siamo stanchi, siamo stufi, la pazienza è finita”. È un nuovo, reiterato inno di guerra quello lanciato dai Comitati di Certosa, che lamentano di non avere risposte ai tanti quesiti posti circa cantieri e futuro della zona tra strada ferrata e metropolitana.

E per non restare nel solito balletto delle parole, ecco che scendono di nuovo in strada, in maniera plateale e capace di farsi notare. Lo fanno sabato 5 febbraio tanto per cominciare, dicono in una nota, in maniera da far capire che la lotta continua e la rabbia sale, attraverso un volantinaggio nelle significative vie Piombino e Brin, strada quest’ultima accanto alla metropolitana.

Si inizia alle 10 di mattina, avverte e annuncia il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, Enrico D’Agostino. E si va avanti ad oltranza quante più persone si potranno raggiungere. Come sapete - scrive in una mail diretta alle persone della zona, ma anche a Comitati e interessati a questa parte del capoluogo ligure - non eravamo fermi, ma abbiamo portato avanti una serie di atti e incontri, per cercare di capire l’esatta disponibilità del Comune sul progetto di prolungamento della Metro sino a Canepari e raccogliere informazioni per la tratta di Rivarolo, mentre per la parte ferroviaria, sono stati ricercati percorsi che portassero agli incontri richiesti e alla verifica delle nostre proposte”.

Queste le richieste, afferma D’Agostino, chiare e precise. Mentre, indica, non sono state altrettanto adeguate e chiare le risposte. Anzi, sostiene: “I risultati non sono stati confortanti e quindi la nostra pazienza è proprio finita questa volta”. Da qui l’idea di dare vita a un volantinaggio, per spiegare e far comprendere che i timori della gente di Certosa non sono così teorici ma si basano su silenzi, poca chiarezza, insiste il presidente. Il tono della protesta quindi sale.

“Cominciamo con il volantinaggio per sensibilizzare tutti i cittadini, ma è solo il primo atto di una prosecuzione della nostra lotta”, assicura D’Agostino. “Andremo avanti - fa sapere - a partire da sabato 12 febbraio, una settimana esatta dopo il volantinaggio. Quando indiremo un’assemblea informativa e che definiamo di movimento civile”. E lancia un appello alla cittadinanza: “Venite in molti, partecipate. E faremo molto altro, non ci fermiamo. Ci dovranno ascoltare”.

Dino Frambati

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