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Sanità | 28 marzo 2022, 07:42

Cumpanis attacca la giunta Toti: "La sanità ligure è al collasso"

"Invitiamo i cittadini ad organizzarsi in comitati per la difesa della sanità pubblica, non si può continuare ad assistere inermi al suo disfacimento altrimenti ne rimarranno solo le macerie"

Cumpanis attacca la giunta Toti: "La sanità ligure è al collasso"

"Che la sanità Ligure sia ormai al collasso lo sanno anche le pietre delle dissestate strade genovesi e liguri, ma intanto tutto va bene  per i “Direttori del Vapore”... Quello che ultimamente è accaduto, che sta accadendo e che quasi certamente accadrà nel prossimo futuro, rappresenta un modo di affrontare la gestione della cosa pubblica talmente antisociale che ci riporta indietro nel tempo a più di 50 anni fa", commenta il direttivo dell'associazione politico culturale Cumpanis. 

"In questi giorni infatti, nuove nubi si stanno addensando su Albenga, una città di quasi 25.000 abitanti che vede però durante il corso dell’estate raddoppiati il numero di questi, rimarrà senza Pronto Soccorso (cosa a quanto pare “banale” per il superattivo presidente della Regione e per la sua squadra di governo). Nel frattempo l’ospedale di Cairo si accinge ad essere trasformato in ospedale di comunità e verrà privato della qualifica di presidio ospedaliero. A quanto pare questi due anni di terribile pandemia nulla hanno insegnato ai politici di casa nostra". 

"Ebbene, che queste pratiche politiche di duro attacco alla sanità pubblica vengano portate avanti da questa Presidenza e da questa Giunta Regionale, da sempre allineata agli interessi di Confindustria e dei grandi gruppi imprenditoriali ci può anche stare; purtroppo però non ci stupisce nemmeno più l’assenza totale su questo tema dei Partiti di opposizione, dato che il Partito Democratico è ormai una forza ormai organica al sistema di potere del padronato ed i suoi piccoli partiti satellite mettono in scena una opposizione di facciata... nella pratica solo parolaia" prosegue. 

"Va ad aggravare tutto ciò la situazione attuale con lo scoppio del conflitto in Ucraina, con il nostro Governo guidato da Mario Draghi in prima linea nel seguire, come un semplice vassallo, gli ordini guerrafondai che arrivano dagli USA e dalla NATO: l’incremento delle spese militari da poco annunciato dallo stesso Presidente del Consiglio ricadrà infatti sulle tasche dei ceti popolari e comporterà ulteriori tagli alla spesa sanitaria e sociale. Oltre alla sanità di terra pare doveroso parlare della gestione della sanità marittima che nella pratica è un “corpo separato” dal resto della sanità pubblica con tutto ciò che comporta per i marittimi spesso già considerati come cittadini di Serie B". 

"Questo problema è serio perché oltre a riguardare i lavoratori marittimi che operano nei porti e che svolgono la loro attività a bordo, coinvolge anche tutti i cittadini che usufruiscono dei mezzi di navigazione - continua - In particolare è inaccettabile che le Autorità competenti permettano che il Direttore Sanitario su alcune Compagnie di navigazione battenti bandiera italiana possa essere di nazionalità diversa da quella italiana… questa scelta non è assolutamente marginale in quanto mette le Multinazionali al di sopra dello Stato Nazionale... permetteteci di essere perplessi". 

"Pertanto, senza prolungarci su tanti altri fatti di “distruzione” del Sistema Sanitario Nazionale noti a gran parte dei cittadini invitiamo gli stessi ad organizzarsi in comitati di difesa della sanità pubblica: non si può continuare ad assistere inermi al suo disfacimento altrimenti ne rimarranno solo le macerie". 

"Proponiamo quindi le seguenti azioni da compiere: riapertura del Pronto Soccorso di Albenga, 'no' al declassamento dell’ospedale di Cairo, potenziamento della Sanità territoriale con Strutture adeguate e assunzione del personale medico, infermieristico e tecnico a tempo indeterminato. Ricordiamo infine, prima di concludere, che in questo ultimo mese la Regione ha stabilizzato decine di Direttori fra ospedale Galliera e San Martino". 

"A tal proposito ci chiediamo: e le altre figure professionali non servono? Poco o nulla è stato fatto infatti per colmare i vuoti di personale - conclude - Visto che è tempo di prossime elezioni comunali sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i candidati a sindaco della Città di Genova, sopratutto quelli che si definiscono di opposizione, avranno però la voglia di farlo? Vedremo". 

Comunicato stampa

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