Alcuni alberelli sono sopravvissuti all’incendio sul Monte Moro: si riparte da quelli

Nuovi alberi cresceranno sul Monte Moro. Sono riprese domenica scorsa le spedizioni da parte dei volontari di ‘A Thousand Trees Project’, che insieme al gruppo ‘The Black Bag’ sono saliti sulle alture del Municipio Levante, per ricominciare a piantare gli alberi. Si riprende con continuità, stoppata a causa della peste suina, l’iniziativa di questi volontari che intendono contrastare l’immobilismo dell’amministrazione: “Siamo noi - spiega Matteo Ciappina - il presidio di pressione. Spesso gli alberi vengono rimossi e non più ricollocati e allora ci pensiamo noi”.

Questa non è, però, l’unica lacuna evidenziata, perché ad esempio, tra le promesse mancate degli amministratori, c’è quella che più fa male: “Non è mai stato completato l’impianto antincendio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. La nota positiva è che tanti giovani alberi piantati dai volontari sono sopravvissuti, nonostante l’incendio del 2 febbraio. Crescono e danno soddisfazione a chi li ha curati dall’inizio.

Domenica scorsa, Ciappina e i volontari di ‘A Thousand Trees Project’, insieme ad altri gruppi, hanno anche ripulito, ancora una volta, il monte: “Pensiamo sia la centesima volta, ormai, ma vabbè”, dandosi appuntamento al piazzale alla fine di via Lanfranco, per riprendere le attività dopo l’ultimo incendio che ha devastato la zona.

“Nonostante il freddo in quota, era una bellissima giornata. Siamo riusciti grazie ai grandissimi ragazzi dell’Agesci Genova 5, e agli amici ‘Cittadini Sostenibili’ e ‘The Black Bag’ e qualche irriducibile, a fare qualcosa anche questo weekend. Abbiamo infatti messo a dimora 8 corbezzoli, 12 roveri e 10 lecci, più svariate ghiande. È stato emozionante vedere come alcune piante interessate dal fuoco stiano effettivamente ributtando. Il che ci dà forza e speranza. E queste sono le buone notizie. Quella brutta è che sono passati pochi mesi dall’incendio che ha bruciato nuovamente il monte e l’incuria e la sporcizia accumulate in questo breve periodo sono imbarazzantie. Ci chiediamo per quante volte ancora dovremo fare sacchi di immondizia, perché la situazione è assolutamente frustrante”.

Questa la testimonianza di ‘The Black Bag’, associazione di promozione sociale che, grazie al contributo dei propri volontari, opera a salvaguardia dell’ambiente. “Il progetto ‘A Thousand Trees Project’ continua e noi non possiamo tirarci indietro, nonostante le criticità del luogo. Oltre ad aver ripreso l’attività di piantumazione, abbiamo iniziato a ripulire la zona e raccolto circa 500 bottiglie di birra in 45 minuti, che dimostrano ancora una volta la mancanza di rispetto verso la natura e la bellezza intorno a noi. Al nostro fianco anche ‘Cittadini Sostenibili’”.

La stagione è dunque ricominciata e i volontari non mollano. Il progetto era nato nel 2019 con l’obiettivo di piantare mille alberi sul Monte Moro, uno tra i luoghi più amati dai piromani. A settembre 2020 il millesimo fu piantato, poi il lockdown e altri incendi hanno minato questo ambizioso progetto, che tuttavia, resiste, proprio come le ultime piantine sopravvissute al rogo, che oggi si mostrano verdi e robuste, come l’obiettivo di queste persone innamorate della Terra, la loro casa. E sabato 16 aprile ecco una nuova, inedita, spedizione a Ponente: “Andiamo sopra Pegli - annuncia Ciappina - a piantare un po’ di pini col gruppo ‘Pegli bene comune’. Abbiamo esteso il loro patto di collaborazione e pianteremo una trentina di pini”.