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Attualità | 08 aprile 2022, 20:00

Nuova raccolta firme e petizione del Comitato di Certosa: “Dal crollo del Ponte la zona è soffocata dal traffico e priva di posteggi”

Ennesima protesta popolare a Certosa, dove si torna a raccogliere firme per ottenere parcheggi e mobilità migliore. L’assessore Campora risponde: “Seguo personalmente per quanto riguarda il metro” e spiega che sulle ferrovie non è competenza del Comune intervenire

Nuova raccolta firme e petizione del Comitato di Certosa: “Dal crollo del Ponte la zona è soffocata dal traffico e priva di posteggi”

“Da quando è crollato il Ponte Morandi, Certosa soffoca di traffico, non si trova parcheggio. Dobbiamo liberare la zona da queste schiavitù inaccettabili”. È un accorato appello quello che lancia il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, Enrico D’Agostino, annunciando l’ennesima raccolta di firme e petizione da inviare a Palazzo Tursi, circostanziando quelle che la gente ritiene le criticità del quartiere.

Via Canepari, ‘in primis’, elenca il presidente, indicando che “da quando è crollato il Ponte Morandi, è intasata da auto parcheggiate”.

“Poi - insiste - i cantieri delle Ferrovie e della Metropolitana hanno aumentato la circolazione dei mezzi pesanti e le strade vengono chiuse da un giorno all’altro”. Nello specifico, il Comitato fa i conti e accusa: “I lavori della Metropolitana stanno cancellando 158 posti auto tra via Persio, via Vedovi, via Mansueto, piazzale Palli, ex area Filea, e via Castelluccio. Ma non è finita qui perché tra non molto anche le Ferrovie cancelleranno il parcheggio di via della Pietra, che conta circa 120 posti auto”.

Le conseguenze, sostengono gli abitanti, sono pesantissime anche sul piano economico e sociale e il quartiere, ripetono, “sta soffocando”. Il prezzo pagato, sottolinea D’Agostino, è insostenibile: “Le attività commerciali perdono clienti, non ci sono spazi di attesa per le auto, non ci sono zone verdi o di svago per bambini, giovani ed anziani. Eppure un rimedio ci sarebbe. Al centro di Certosa c’è un’area delle Ferrovie vuota da 10 anni, di 27.500 metri quadrati; non ha destinazione d’uso, ed è accessibile da piazza Facchini, via Perlasca e da passo Torbella”.

“Il Comune - fa presente D’Agostino - dopo continue richieste da parte del nostro Comitato e del Municipio, da aprile ne potrà utilizzare temporaneamente circa 2.700 metri. Con un totale di 100 posti auto oltre a 2 parcheggi per disabili e 14 per le motociclette”.

Da parte dell’amministrazione comunale, precisa Matteo Campora, assessore genovese alla Mobilità, sono pronti 120 parcheggi in piazza Facchini, area non facile e dove ci sono binari ed altro. “È un’area grossa - indica l’assessore Campora - abbiamo preso tutto il pezzo che siamo riusciti a prendere. Abbiamo pagato i lavori ed entro la fine di aprile saranno pronti. Per quanto riguarda i parcheggi di competenza delle Ferrovie, come via della Pietra, noi non abbiamo possibilità di intervenire. Io sono attento a quanto riguarda i lavori della Metropolitana”. E comunque, assicura Matteo Campora, “seguo personalmente e attentamente la situazione ed abbiamo una persona dedicata a ciò che ha contatti costanti con i Comitati”.

Dino Frambati

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