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Attualità | 19 aprile 2022, 10:42

Scolmatore, presidio al cantiere: "Preoccupati per i 50 posti di lavoro a rischio" (Foto e Video)

Alle 11 di questa mattina è previsto l'incontro con l'assessore Giampedrone. Le richieste dei sindacati: garantire i posti di lavoro e attuare una cassa integrazione straordinaria

Scolmatore, presidio al cantiere: "Preoccupati per i 50 posti di lavoro a rischio" (Foto e Video)

È in corso l’assemblea dei lavoratori impiegati nel cantiere dello Scolmatore del Bisagno, annunciata da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Genova e Liguria dopo la notizia dell’Interdittiva antimafia per il consorzio di imprese che si occupava dell’opera.

L’obiettivo è quello di tutelare i lavoratori e garantire che vengano ricollocati nella nuova azienda a cui sarà affidata la ripartenza del cantiere. 

Previsto per le 11 di questa mattina l’incontro con l’assessore ai Lavori Pubblici Giampedrone, per fornire rassicurazione ai lavoratori coinvolti.

 

A esprimere preoccupazione sono i rappresentati delle varie sigle sindacali, ia cominciare da Andrea Tafaria, Segretario Generale Filca CISL Liguria: “La preoccupazione è principalmente per i posti di lavori a rischio, parliamo di circa 50 lavoratori edili più gli impiegati, per un totale di 70/80 persone. Il cantiere è fermo al momento, e siamo in attesa di incontrare l’assessore Giampedrone questa mattina per capire il da farsi. Come Sindacato chiediamo due cose: l'assicurazione che l’azienda che arriverà garantisca i posti di lavoro e che venga pensata una cassa integrazione in deroga dalla Regione. Abbiamo molti contratti a tempo determinato e indeterminato e non sappiamo se senza ammortizzatori sociali i lavoratori riusciranno a sopravvivere”

 

Commenta Federico Pezzoli, Segretario Generale della Fillea CGIL Genova e Liguria

Siamo indignati per quello che sta emergendo e c’è molta preoccupazione. Questa mattina abbiamo fatto un’assemblea e i lavoratori sono in pensiero per il loro futuro, parliamo di circa 50 maestranze specializzate più l’indotto che ruotava intorno a loro. Alcuni contratti erano a tempo determinato e altri a tempo indeterminato, e il primo argomento di discussione sarà proprio garantire il futuro lavorativo. Chiederemo a chi subentrerà di farsi carico delle proprie responsabilità. Non possiamo permetterci di rallentare i lavori, visto che attendiamo che questo cantiere arrivi a termine da decenni e ha costi incalcolabili. Questa mattina alle 11 incontreremo l’assessore Giampedrone e vedremo cosa avrà da proporci. 

Purtroppo dove si investono risorse pubbliche imponenti c’è sempre il rischio di infiltrazioni malavitose e va tenuta altissima la guardia”. 

Anche Mirko Trapasso, Segretario Generale Feneal UIL condivide il pensiero degli altri segretari: “Ci sono tanti argomenti da affrontare, il primo è capire se la messa in sicurezza verrà fatta dal consorzio che attualmente ha la commessa e se può far lavorare e garantire i pagamenti.

In mattinata saremo ricevuti da Giampedrone per avere notizie sul futuro del cantiere, se è confermata la rescissione del contratto e capire come la Regione intenderà muoversi. La nostra richiesta è che il reddito dei lavoratori sia garantito anche con la richiesta di cassa integrazione straordinaria, e la rassicurazione del reimpiego di tutte le maestranze coinvolte”. 

Francesco Li Noce

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