Oggi davanti al Comune di Genova si è svolto un presidio organizzato da Filt Cgil Fit Cisl Uil trasporti Ugl Fast Orsa sulla vertenza che coinvolge i lavoratori del servizio carrellini mini bar degli intercity. La crisi determinata dalla pandemia ha determinato la riduzione dei viaggiatori a bordo dei treni a lunga percorrenza, e il conseguente crollo degli incassi dei carrellini che fornivano il servizio ristoro.
Ad oggi con la ripresa dei flussi e con la stagione estiva alle porte queste giustificazioni non sono più tollerabili.
Antonella Cozzolino Funzionario UIL Trasporti Liguria ha detto : “Trenitalia deve assumersi le sue responsabilità e faccia qualcosa per i 16 lavoratori che dal primo gennaio sono fermi a casa senza cassa integrazione tant’ è vero che li hanno licenziati per percepire il reddito della naspi. Noi siamo qua a chiedere aiuto anche al comune per questa situazione, abbiamo avuto incontri anche con Elior che è l’azienda appaltatrice ma la risposta è stata nulla”.
Laura Andrei Segretaria Generale FILT CGIL Liguria ha aggiunto: “Abbiamo chiesto ai capigruppo del comune di Genova di aiutarci, i carrellisti non hanno un futuro dato che la cooperativa ha dichiarato la liquidazione e abbiamo fatto una richiesta a Trenitalia che per il momento è inascoltata. Il ministero dei trasporti non si è fatto carico del problema, la committenza non sta ascoltando il sindacato e non sta ripristinando il servizio Intercity i treni sono sovraffollati, li abbiamo visto nel caso dei disabili. Con i treni strapieni non c’è un servizio ristoro a bordo dell’intercity. Siamo già stati in Regione con L’assessore ai trasporti e al lavoro ha provato a fare da tramite con Trenitalia però senza alcun risultato”.
Emanuele Martino Dirigente Sindacale FIT CISL: “Aspettiamo fiduciosi che Trenitalia ed Elior ci diano delle risposte per avere una continuità lavorativa per questi ragazzi. Abbiamo fatto una richiesta anche alle amministrazioni locali cercando di evidenziare il più possibile il problema”.
La decisione di Trenitalia infatti ha lasciato a casa i lavoratori coinvolti nel servizio che ad oggi sono rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori sociali a causa dei ritardi dell’Inps. Nei giorni scorsi alcuni lavoratori hanno scritto direttamente al Sindaco di Genova, ricevendo come risposta un generico impegno a preparare “un piano d’azione” con alcuni suoi Assessori.
A fronte di questo impegno, oggi, giovedì 21 aprile, i sindacati hanno chiesto di incontrare i capi gruppo per illustrare i contenuti della vertenza.
I lavoratori e i rappresentanti sindacali hanno incontrato il Presidente del Consiglio Comunale Federico Bertorello il quale ha dichiarato: “Abbiamo cercato di comprendere la natura del problema occupazionale, tutti gli aspetti contrattuali e salariali che riguardano questi lavoratori. Una volta che ci è stato spiegato da tutti i rappresentanti sindacali dei lavoratori questi aspetti ci siamo presi l’impegno di coinvolgere gli assessori sia del comune e soprattutto di Regione Liguria e anche i parlamentari nazionali dei vari schieramenti affinché si apra immediatamente un tavolo con Trenitalia per trovare una soluzione occupazionale per questi lavoratori e sembrerebbe che le possibilità ci siano; la soluzione deve essere alla portata di Trenitalia”.
e dopo la riunione si è convenuto di stilare un ordine del giorno. Nel testo si legge che il Consiglio comunale di Genova impegna il Sindaco e la Giunta a “farsi parte attiva presso Regione Liguria e Governo nazionale, affinché nel prossimo incontro tra Regione Liguria, Ministero delle Infrastrutture e Trenitalia oltre all’aumento della frequenza e della capienza sulle linee regionali sia affrontato e risolto il tema della ristorazione a bordo, mediante ripristino del servizio dei carrellini minibar sui treni intercity”