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Attualità | 23 maggio 2022, 14:08

L’Albero di Giovanni e Paolo, un ulivo per ricordare la strage di Capaci a San Fruttuoso

La bella iniziativa dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Terralba che danno l’esempio a chi coltiva violenza, svoltasi in piazza Martinez

L’Albero di Giovanni e Paolo, un ulivo per ricordare la strage di Capaci a San Fruttuoso

Un ulivo per ricordare la strage di Capaci. Questa l’iniziativa che si è svolta questa mattina alle 11 in piazza Martinez a San Fruttuoso e ha visto protagonisti gli alunni dell’Istituto Comprensivo Terralba. La cerimonia si è svolta in occasione del trentennale della strage di Capaci, durante il quale è stato presentato l’Albero di Giovanni e Paolo. 

I ragazzi della scuola hanno inaugurato un ulivo piantato ad hoc per ricordare la strage ma anche come simbolo di pace. Non tanto una notizia ma un tema che interessa e coinvolge i più giovani, con buona pace degli adulti che litigano. È stato presente il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno, Massimo Ferrante, che ha assistito all’evento organizzato, appunto, in collaborazione con il Municipio, su progetto dell’Istituto Comprensivo Terralba, Scuola secondaria di primo grado Parini e Merello.

“La manifestazione fa parte di un percorso voluto dal nostro Istituto, per favorire nella scuola attività didattiche e approfondimenti sul tema della di legalità e per una cittadinanza attiva, responsabile e consapevole: la memoria porta frutto solo se tramandata alle nuove generazioni”, afferma la preside, Luisa Giordani

La strage di Capaci fu un attentato di stampo terroristico - mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci (sul territorio di Isola delle Femmine) con una carica composta da tritolo, Rdx e nitrato d’ammonio con potenza pari a 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’Autostrada A29, alle 17,57, mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma blindate. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

L’evento che si è svolto a San Fruttuoso, unico nel suo genere in tutta la città di Genova, si unisce agli altri a livello nazionale, per non dimenticare i tragici fatti, tra cui la città di Capaci, luogo della strage. Qui il sindaco Pietro Puccio ha organizzato una tre giorni di manifestazioni, dedicati al Trentennale, un grande momento di riflessione e di dibattito con ospiti d’eccellenza, anche sportivi e musicali di primissimo ordine, per un reale confrontano sul tema ‘30 anni dopo. Dalla violenza mafiosa alla riscoperta collettiva della legalità e di una coscienza civile che rifiuta l’odio, resiste e si ribella alla mafia’.

Non è mancato anche l’intrattenimento, sabato sera, con uno spettacolo ideato da Roy Paci, noto artista siciliano sensibile e attento che ha voluto contribuire all’importante ricorrenza e ha coinvolto all’interno della performance numerosi altri artisti, come Carlo Corallo, Corrado Fortuna, Serena Ganci, il comico Roberto Lipari e Igor Scalisi Palminteri. Hanno preso parte allo spettacolo anche la Banda Musicale Capaci, il coro del convitto nazionale G. Falcone di Palermo, Marco Di Martino, Paolo Vicari, Gabrio Bevilacqua.

Rosa Cappato

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