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Attualità | 07 giugno 2022, 12:36

Lavoro, bonus una tantum da 200 euro in arrivo a luglio

A beneficiarne saranno 31milioni di italiani. La misura è estesa a dipendenti, pensionati, disoccupati, autonomi, lavoratori stagionali e iscritti alla gestione separata

Lavoro, bonus una tantum da 200 euro in arrivo a luglio

In arrivo a luglio l’atteso bonus da 200 euro una tantum previsto dal governo con il decreto Aiuti, dedicato a pensionati e lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro. La misura è stata estesa anche a disoccupati, lavoratori stagionali, colf e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, andando a interessare circa 31 milioni di persone con un onere per lo stato di 6,3 miliardi.

L’erogazione avverrà in via automatica per i lavoratori dipendenti, mentre per i pensionati e per i disoccupati (percettori di Naspi) sarà l’Inps a provvedere all’accredito della somma con la mensilità di luglio. 

Per quanto riguarda i percettori di reddito di cittadinanza, invece, sarà effettuata una verifica per escludere chi ottiene già il bonus con la pensione e chi appartiene allo stesso nucleo famigliare di un lavoratore dipendente che ha diritto al bonus. 

Per calcolare il tetto di 35mila euro si terrà conto dei redditi di qualsiasi natura, escludendo la prima casa, il TFR, gli assegni familiari e l’assegno unico universale. 

Per colf, badanti, baby sitter sarà sempre l’Inps a erogare il contributo, a seguito di domanda presentata dagli interessati presso un patronato. Tali categorie dovranno avere un contratto di lavoro attivo da almeno lo scorso 18 maggio. 

Sempre presentando domanda sono inclusi anche: i titolari di collaborazioni continuata e continuativa iscritti alla gestione separata, gli stagionali a tempo determinato, dello spettacolo e intermittenti (che nel 2021 devono aver svolto la prestazione per almeno 50 giornate); coloro che nel 2021 sono stati autonomi occasionali con almeno un contributo nella gestione separata, e i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio con reddito superiore ai 5mila euro nell'anno 2021 e titolari di partita Iva attiva, iscritti al 18 maggio alla gestione separata.

Redazione

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