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Politica | 25 giugno 2022, 17:26

Diritto di aborto, Candia, Ghio e Coppola della "Lista rossoverde": «Donne hanno il diritto di scegliere sul proprio corpo».

Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa, insieme alla neo-consigliera comunale Francesca Ghio e neo-consigliera municipale Francesca Coppola commentano le decisioni della Corte Suprema degli USA riguardo al diritto all'aborto

Diritto di aborto, Candia, Ghio e Coppola della "Lista rossoverde": «Donne hanno il diritto di scegliere sul proprio corpo».

«Noi donne abbiamo il diritto di decidere del nostro corpo. I nostri affetti hanno il diritto di avere compagne libere di fare questa scelta. E se tutto questo accade, è grazie a leggi ottenute con anni e anni di battaglie». Così Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa, insieme alla neo-consigliera comunale Francesca Ghio e neo-consigliera municipale Francesca Coppola della Lista Rossoverde (Europa Verde con Sansa e Linea Condivisa), alla luce della sentenza della Corte Suprema degli Usa che ha cancellato il diritto costituzionale all’aborto negli Stati Uniti. «Non possiamo permetterci passi indietro sul tema del diritto di aborto, anche alla luce delle tante forze conservatrici e reazionarie presenti in questo momento in Italia: a partire da Genova e dalla Liguria».

L’aborto resta un argomento delicato per motivi religiosi, etici, culturali, sociali. Le diversità di vedute sono legittime, ma non dobbiamo mai perdere di vista l’importanza della scelta individuale di ognuna di noi. Lo Stato deve aiutare le donne in gravidanza che davanti alle difficoltà decidono di tenere il proprio figlio, ma anche essere ben conscio che una donna che sceglie di abortire sta facendo una scelta legittima: per questo deve supportarle, senza giudicare, in questo delicato cammino.

«Dobbiamo favorire l’autonomia morale delle donne e creare politiche sociali che le sostengano, dai consultori, dagli asili nidi all’assistenza degli anziani», continuano le consigliere Candia, Ghio e Coppola. «Ma anche aiutarle a risolvere i problemi nati con l’obiezione di coscienza dei medici che impediscono la piena applicazione della legge 194 sul diritto di aborto. In Liguria continueremo a monitorare che venga assicurato il diritto alla salute e della libertà di scelta».


Redazione


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