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Politica | 30 giugno 2022, 17:50

Giunta Bucci, ecco Avvenente, il neo assessore al centro storico: "La movida? portiamola al Porto Antico"

Come chi l'ha preceduto, il nuovo assessore al centro storico arriva dal ponente. Mauro Avvenente, 66 anni, ex dipendente Aster, è stato nominato da Bucci nella giunta in quota Italia Viva. Si occuperà di centro storico, manutenzioni e decoro urbano.

Giunta Bucci, ecco Avvenente, il neo assessore al centro storico: "La movida? portiamola al Porto Antico"

Come chi l'ha preceduto, il nuovo assessore al centro storico arriva dal ponente. Mauro Avvenente, 66 anni, ex dipendente Aster, è stato nominato da Bucci nella giunta in quota Italia Viva. Si occuperà di centro storico, manutenzioni e decoro urbano.

Partiamo dalle manutenzioni, il sindaco ha annunciato che in questi cinque anni i fondi saranno raddoppiati. Ha già il quadro della situazione sulle situazioni più critiche?

Di cose ne sono state fatte tante, la città sta cambiando pelle, chiaramente per essere più accogliente e in grado di proporsi ai turisti deve fare un passetto avanti. Per quanto riguarda le manutenzioni ritengo importante concentrarsi sulle piccole cose che la signora 'Maria' ha particolarmente a cuore. I cittadini sicuramente sono interessati alle macro opere, perché sa grazie a quelle i loro nipoti potranno lavorare qua senza emigrare, ma ritengono altrettanto importanti le preoccupazioni di non spaccarsi le buche, quindi bisogna lavorare su macro e micro, intensificare come ha detto il sindaco le risorse alle manutenzioni per poter fare un passo avanti, da ex dipendente Aster ricordo che prevalentemente ci venivano segnalate le buche, lo sfalcio, la potatura, su queste piccole cose mi piacerebbe potermi confrontare”.

Questa delega si lega a quella al decoro urbano. A Genova lo scorso anno sono state fatte 1700 multe a chi sporcava e abbandonava rifiuti.

Onestamente bisogna sapere discernere da chi lorda per menefreghismo, sfregio, e in quel caso bisogna richiamarlo e sanzionarlo. Ci vuole però equilibrio, è necessario in una città che vuole accogliere avere un po' di elasticità e cercare di capire che un turista che mangia un gelato seduto in De Ferrari non va sanzionato, certo che se lo spiaccica per terra con sadica soddisfazione a quel punto la multa è inevitabile”.

C'è chi è stato multato anche per aver mangiato seduto davanti alla statua di Rubattino.

Ecco, quello è un caso in cui ci sarebbe voluta più elasticità”.

Passiamo ai centri storici. Come mai il sindaco ha voluto allargare la delega agli altri centri della città?

Io per cinque anni ho insistito sul fatto che Genova è una città multi centrica, sono contento che il sindaco la pensi come me. Il centro storico è una meraviglia, un insieme di eccellenze storico culturali. In questi giorni ho preso contatto con i dirigenti del comune che si occupano della riqualificazione del centro storico, ho messo in piedi una serie di incontri con residenti, commercianti, associazioni per venire incontro alle varie realtà sul tema della movida. La volontà del sindaco è quella di drenare le attività che richiamano persone verso il porto antico, allontanandola dal centro. Come? Troveremo le modalità, preferisco fare uno studio con i dirigenti del Comune, chiedere all'assessore che mi ha preceduto e cercare insieme di trovare una soluzione, il tema è complesso e articolato, ma qualche soluzione bisogna portarla”.

Come chi l'ha preceduta, lei è del ponente. Cosa conosce del centro storico cittadino?

Lo conosco per averci lavorato tanti anni, ma entrerò in punta di piedi, in maniera rispettosa di chi ci abita e chi ci lavora, non voglio fare di testa mia. Il fatto che siano stati investiti 137 milioni di euro per la riqualificazione del centro vuol dire che il sindaco e gli uffici hanno lavorato intensamente”.

A proposito di movida, il Tar ha dato torto al Comune sulla chiusura dei locali. Lei in una recente mozione aveva messo insieme le esigenze dei locali con quelle dei residenti. Ma da che parte sta?

Mi pongo a trovare soluzioni ragionevoli e equilibrate, ci vuole molto buonsenso, ascoltare le esigenze di tutti, premiare le attività virtuose e punire quelle che non lo sono, non esistono bacchette magiche, non mi sento di fare promesse ma prometto di garantire il massimo impegno”.

Francesco Li Noce


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