/ Economia

Economia | 22 agosto 2022, 16:57

Crisi energetica, Coldiretti mette in guardia su impennata dei prezzi prodotti agroalimentari

L'industria agroalimentare italiana consuma l'11% dei consumi energetici, le difficoltà di approvvigionamento del gas lasciano prevedere un notevole aumento dei prodotti agricoli

Crisi energetica, Coldiretti mette in guardia su impennata dei prezzi prodotti agroalimentari

La Confederazione Nazionale Coldiretti ha prodotto un'analisi sulla base dei dati Enea relativi agli effetti dei rincari della bolletta energetica che fa presagire un futuro poco roseo. “L’esplosione del costo del gas – sottolinea la Coldiretti – ha un impatto devastante sulla filiera del cibo, dai campi alla tavola. Il tutto in un momento in cui, con la siccità e il maltempo che hanno devastato i raccolti, sono già state stimate perdite pari a 6 miliardi di euro: il 10% della produzione totale”.

Considerato che la produzione agricola e quella alimentare in Italia consumano un notevole quantitativo di energia, ben l’11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, si può capire perché Coldiretti parli di "mix micidiale". 

Questa infelice situazione rischia di costare alle famiglie italiane quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione, che colpisce soprattutto le categorie più deboli. A subire i maggiori rincari sarà la verdura, che quest’anno costerà complessivamente alle famiglie italiane 1,97 miliardi in più e batte pane, pasta e riso, che rischiano un aumento di "solo" 1,65 miliardi. Seguono, poi, carne e salumi, per i quali si stima una spesa superiore di 1,54 miliardi rispetto al 2021.

Se i prezzi per le famiglie corrono – spiegano Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria, e Guido Rivarossa, Delegato Confederale – l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare, a partire dalle campagne, dove il 13% delle aziende agricole (più di su 10) è in una situazione tanto critica da portare alla cessazione dell’attività e il 34% (oltre 1/3 del totale), secondo il Crea, a causa dei rincari si trova comunque costretto a lavorare in una condizione di reddito negativo”. In agricoltura si registrano, infatti, aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi, seguiti da un +129% per il gasolio. Gli aumenti, però, riguardano l’intera filiera alimentare, con il prezzo del vetro che sale del 30% rispetto allo scorso anno, il tetrapack del 15%, le etichette del 35%, il cartone del 45%, i barattoli di banda stagnata del 60% e la plastica del 70% per la plastica.

Nel nostro sistema agricolo – continuano Boeri e Rivarossa – i consumi diretti di energia includono i combustibili per macchine, serre e trasporti, mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall’utilizzo fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica (4,7 Mtep). Il comparto alimentare richiede, invece, ingenti quantità di energia, primi tra tutti calore ed elettricità, utilizzati nei processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro (8,6 Mtep). Proprio per questo, si tratta di una bolletta energetica pesante, nonostante nel tempo le nuove tecniche e l’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni, testimoniati anche dall’adozione sempre più frequente di tecnologie 4.0 per l’ottimizzazione dei fattori produttivi, abbia consentito un progressivo contenimento dei consumi energetici. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico nelle fasce liguri e sui tetti di serre e capannoni rurali all’utilizzo di pale eoliche. In questo scenario, dunque, occorre lavorare per dar vita ad accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali, con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi, che, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, non scendano mai sotto i costi di produzione”.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium