Serve un'analisi chiara per far fronte al risultato deludente.
E' decisa la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi nel commentare i risultati della tornata elettorale che vede in testa il partito di Fratelli d'Italia a trascinare la coalizione di centro destra.
Lodi, candidata per il Senato, rimarrà in Consiglio, come lei stessa ha specificato: "Nonostante la campagna elettorale, abbiamo continuato a essere in aula e a occuparci della città perché questo centro destra ci preoccupa e molto. Oggi ci preoccupa che sia al governo come vediamo sta succedendo nella nostra città. La mia era una candidatura di servizio e io ero ineleggibile, anche se non ho mai usato questa parola perché penso che in democrazia ogni persona che fa la sua candidatura debba essere onorata e io ero onorata di essere all’interno di una rosa di nomi per il Senato, è un passo molto importante e di cui sento la responsabilità. Ogni voto che i cittadini danno ha un significato, che sia a sostegno di una persona o un progetto. Io ho sostenuto un progetto e il dato nazionale deve far riflettere. Mi riserverò di fare delle riflessioni non appena i dati saranno definitivi. Certo è che, a oggi, di donne della Liguria non ce ne sono. Questo è un altro problema anche se attendiamo di vedere sui resti che cosa accade ma è un altro passo indietro per la Liguria, per il Pd e per il centro sinistra.
I dati ci confortano perché almeno, a livello locale, il lavoro viene riconosciuto e questo è importante. Le persone ci sentono, ci vedono, ci vivono quindi tornerò sulle strade ma una riflessione sul partito e sul futuro dovrà essere fatta anche per onestà intellettuale e nei confronti dei nostri elettori".
A proposito delle alleanze, da più parti ci si è interrogati a proposito dell'alleanza con Movimento 5 Stelle ma Lodi, in questo senso, è chiara: "Credo che il M5S abbia il suo perché, essendo nato in opposizione al PD, e credo che, paradossalmente, il successo del movimento è proprio in contrasto al partito. Hanno fatto una manovra per far cadere il governo Draghi e portando avanti la propria identità sapendo che altrimenti tutto sarebbe finito. Credo abbiamo recuperato proprio grazie a questo tant’è vero che questo lo hanno affermato nella campagna elettorale che non era a favore del Partito Democratico.
La situazione è molto delicata e bisogna vedere tutti i dati; più che pensare a quello che faremo domani sarà necessaria un’analisi, doverosa. Non si può continuare a perdere. E’ la quinta elezione in Liguria che perdiamo, nonostante i successi personali e dei consiglieri a livello regionale. La politica e quello che dobbiamo agli elettori è quello di tornare a vincere".
Le considerazioni sulla sconfitta dovranno prevedere anche un nuovo Partito Democratico: "La fase congressuale era stata rinviata vista la situazione delicata. La fase era annunciata prima del risultato. Certo il fallimento del partito con Letta come segretario penso debba portare riflessioni a partire proprio dal segretario. Quando uno ha dei ruoli non si può far finta che non ci siano.
La fase congressuale è dovuta e ci riporterà a ragionare su temi e proposte non sulle persone. I nomi proposti esprimono delle leadership e noi abbiamo bisogno di tornare persone che esprimano leadership su temi e scelte concrete e precise".