Le recenti proteste in Iran, innescate dall'uccisione della giovane Mahsa Amini a seguito di un controllo della polizia religiosa col pretesto del corretto modo di indossare il velo, raccolgono la solidarietà internazionale, delle comunità persiane e non.
Come in altre città, anche a Genova è stata chiamata una manifestazione oggi pomeriggio alle 16 in piazza Caricamento, un corteo diretto verso Matteotti. La partecipazione è numerosa, più di 400 persone, persiani esuli, seconde generazioni, tanti italiani e non solo solidali. In piazza Caricamento sventolano bandiere e striscioni con i tre colori dell'Iran, verde bianco rosso, cartelli e striscioni con scritte come "No alla dittatura" e "Diverse Iran", donne e uomini si alternano ai microfoni per lanciare cori in persiano e in italiano, tra i tanti il semplice "Donna Vita Libertà" e ripetono il nome della giovane uccisa, Mahsa Amini. Parte l'ormai onnipresente canzone di rivolta, Bella ciao, cantata in persiano.
Il corteo si spiega per i vicoli, da piazza Banchi passando per Canneto e San Lorenzo, quando la testa arriva alla Cattedrale la coda ha da poco lasciato piazza Banchi, attirando l'attenzione di abitanti e turisti e ottenendo la solidarietà di chi lotta per la libertà di poter decidere sul proprio corpo e la propria vita.