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Attualità | 16 ottobre 2022, 14:45

Genova, due immobili confiscati alla mafia saranno destinati all'emergenza abitativa

Gli immobili, una volta ristrutturati saranno destinati a famiglie che vivono un disagio sociale e abitativo in conseguenza di eventi che li hanno portati a perdere la casa

Genova, due immobili confiscati alla mafia saranno destinati all'emergenza abitativa

Due immobili confiscati alla criminalità organizzata diventeranno due strutture di co-housing da destinare all'emergenza abitativa temporanea. Sono stati approvati da Regione Liguria i progetti del Comune di Genova relativi alla ristrutturazione e al riutilizzo degli immobili di vico Giannini e via Bari, trasferiti dal tribunale al patrimonio indisponibile del Comune per finalità sociali.

I due immobili saranno ristrutturati con fondi derivanti dal “Bando per contributi agli enti locali per il finanziamento di interventi su beni immobili confiscati alla criminalità organizzata” di Regione Liguria che finanzierà gli interventi, - il cui costo complessivo è di 180mila euro (106mila per vico Giannini e 74mila per via Bari) - per un importo totale di 100mila euro, mentre i rimanenti 80mila euro saranno finanziati dal Comune con i proventi dell'imposta sul diritto di superficie riscossi nel 2022.



Gli immobili, una volta ristrutturati saranno destinati a famiglie che vivono un disagio sociale e abitativo in conseguenza di eventi che li hanno portati a perdere la casa (licenziamenti, separazioni, sfratti ecc..).

Nel dettaglio, per quanto riguarda l'immobile di vico Giannini, che ha una superficie utile di 90 metri quadri, il progetto firmato dall'architetto Cristina La Fauci prevede: la possibilità di utilizzare l’alloggio da parte di più famiglie che condividono la zona giorno. Con la ristrutturazione si ricava un secondo servizio igienico e, disponendo gli spazi in modo da consentire l’utilizzo da parte di una famiglia numerosa oppure di due famiglie più piccole che condividono uno spazio di cucina-soggiorno, si ricava un alloggio con ampie flessibilità d’uso.



L’intervento di ristrutturazione prevede una diversa configurazione degli spazi interni attraverso la realizzazione di un’unica grande zona giorno nella parte che affaccia su piazza di San Pancrazio, due bagni centrali e la zona notte, che comprende due camere grandi ed una più piccola, è distribuita linearmente dal lungo corridoio. Vengono ricavate tre camere lungo il corridoio e viene demolita la parete ortogonale al prospetto su piazzetta San Pancrazio per realizzare una zona soggiorno/pranzo/cucina molto luminosa, idonea ad una condivisione quotidiana di più persone ed affacciata sullo spazio urbano più bello.

Per quanto riguarda l'immobile di via Bari, anche questo ristrutturato su progetto dell'architetto Cristina La Fauci, l'alloggio ha una superficie utile di circa 70 metri quadri con un ingresso molto grande ma poco utilizzabile da cui si accede direttamente ad una camera e ad un disimpegno che distribuisce l’accesso all’altra stanza, al bagno ed alla zona cucina/soggiorno. Il progetto prevede lo spostamento della zona giorno nella parte centrale in modo da consentire un accesso diretto sul balcone dalla cucina ed un utilizzo più razionale della zona di ingresso, con le camere da letto disposte ai lati della zona giorno così da consentire una maggior flessibilità di utilizzo dell’alloggio e la realizzazione di un soggiorno ampio e ben illuminato.



Le opere prevedono la demolizione della parete della camera antistante l’ingresso per ricavare un soggiorno/pranzo centrale ed un angolo cottura verso la porta finestra, la revisione dell’impianto elettrico, di quello termico, il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario e del gas, la sostituzione completa delle tapparelle con l’installazione di cassonetti coibentati e la revisione delle finestre, la sostituzione dei radiatori, il rifacimento del bagno con sostituzione della vasca ed installazione di un nuovo scaldabagno esterno sul balcone e la sostituzione del portoncino caposcala.

Francesco Li Noce

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