Si cambia rotta sul commercio cittadino. La Giunta comunale ha approvato una delibera, proposta dall’assessora al Commercio Tiziana Beghin, che segna un importante aggiornamento del Piano del Commercio. Il provvedimento, che andrà al vaglio del Consiglio comunale già martedì prossimo, estende fino al limite massimo di un chilometro la fascia di tutela prevista dalla legge regionale per i centri storici urbani.
Non solo centro Unesco, dunque, ma tutti i centri storici dei municipi vengono finalmente inclusi in un disegno di protezione attiva del commercio di prossimità e dell’identità territoriale.
“Oggi abbiamo portato in giunta una proposta che modifica il piano del commercio – ha spiegato Beghin –. È un primo passo politico molto forte verso la valorizzazione del commercio di vicinato e la tutela dei centri storici urbani. Abbiamo esteso la protezione fino al massimo consentito dalla legge regionale, superando i confini naturali del precedente piano”.
L’intervento comporta, tra le altre cose, il blocco dell’insediamento di medie superfici di vendita superiori a mille metri quadrati nelle aree sotto tutela. Una scelta che, secondo l’assessora, rappresenta anche una migliore equità territoriale, evitando disparità tra chi si trova dentro o fuori dalla fascia protetta.
La modifica potrebbe riguardare anche il progetto Campostano a Nervi, oggi ancora oggetto di valutazione in conferenza dei servizi. Il progetto, secondo le carte, prevede una superficie di 1400 metri quadrati, potrebbe dover essere rimodulato per rispettare i nuovi limiti se venisse richiesta una licenza commerciale.
A proposito, il consigliere del M5S Marco Mesmaeker ha salutato con entusiasmo il lavoro dell’assessora Beghin e dell’assessora Coppola: “Oggi, grazie all’assessora al Commercio Tiziana Beghin, arriva una delibera che modifica il Piano commerciale comunale, segnando un primo importante cambio di rotta per proteggere il commercio di prossimità e valorizzare i centri storici della città. Tra le novità, l’eliminazione del cosiddetto ‘dentino’ che avrebbe consentito la costruzione di una superficie di vendita superiore a 1.000 mq nell’area di Campostano a Nervi”. Sul tema dei progetti in corso, Beghin specifica: “I progetti già autorizzati non possono essere bloccati e non è nostra intenzione farlo, ma quelli futuri saranno sottoposti a regole nuove. La nostra è una città che deve evolvere, ma non a scapito delle attività locali. Vogliamo evitare la desertificazione commerciale che in passato ha colpito tanti quartieri”.
Sul punto è intervenuta anche l’assessora ai Centri Storici Francesca Coppola, che ha sottolineato la portata culturale e politica del provvedimento: “Possiamo finalmente tornare a parlare di centri storici, al plurale, e non solo del centro storico Unesco. La tutela si estende a realtà come Sestri Ponente, Cornigliano, Nervi, le vallate, valorizzando Genova come città policentrica. Questo è un atto concreto che segna l’inizio di una nuova stagione politica”.
Coppola ha anticipato che, per dare piena attuazione alla nuova visione, sarà necessario rivedere anche il Piano Urbanistico Comunale (PUC): “Servirà per rafforzare il presidio sociale ed economico che i piccoli esercizi garantiscono nei quartieri”.
La nuova direzione amministrativa mira a una Genova più equa, vivibile e integrata. “L’obiettivo – spiega Beghin – è anche turistico: un commercio differenziato, artigianale e autentico è parte della nostra offerta”.
Non manca un riferimento al cosiddetto over-tourism nel centro che, come chiarito dall’assessora, non ha ancora interessato la città: “Abbiamo percezione di sovraffollamento in alcune zone, ma spesso si tratta di picchi legati a flussi crocieristici o movida, non al turismo consolidato. Stiamo lavorando a itinerari che coinvolgano tutta la città, dalle ville ai percorsi naturalistici, per distribuire meglio l’afflusso”.
A sostegno di questo approccio, in giunta è stato anche sottoscritto il protocollo Life+A_GreeNet, cofinanziato dall’Unione Europea, che punta a creare infrastrutture verdi per contrastare il cambiamento climatico e valorizzare i territori periferici. “Un passo importante per rendere Genova più resiliente e sostenibile”, ha sottolineato Coppola.
Sul tavolo anche il futuro del Bonus Caruggi, il contributo economico per le attività nei centri storici. Beghin è chiara: “È una misura utile, ma va ripensata. Serve una valutazione d’impatto seria, e non possiamo pensare che un’attività sia sostenibile solo con sussidi. Inoltre, bisogna evitare effetti distorsivi come quelli visti con l’assegnazione a macchia di leopardo, che ha danneggiato zone limitrofe”.
La proposta di modifica sarà discussa in commissione lunedì e andrà in consiglio comunale martedì. È previsto un coinvolgimento attivo di associazioni e rappresentanze commerciali, come già accaduto per il piano precedente.
“Da oggi si cambia registro – ha ribadito Coppola –. Per noi è fondamentale costruire una nuova stagione in cui le regole tutelino tutta la città, non solo il centro. I quartieri, con i loro negozi e botteghe, sono presidi vitali che vanno salvaguardati”.
Anche Confcommercio Genova ha riconosciuto il valore del piano commerciale e ha ribadito l’impegno per un equilibrio tra tutela e sviluppo. “La delibera - ha dichiarato il presidente Alessandro Cavo - rappresenta un passo verso la salvaguardia dei centri storici, che meritano una pianificazione attenta e rispettosa delle loro caratteristiche. Accogliamo con favore ogni intervento che possa ridare forza alle piccole e medie imprese del territorio, ma ribadiamo la necessità di mantenere un dialogo costante con le istituzioni.”
"Naturalmente non possiamo che accogliere favorevolmente le modiche che estendono le limitazioni agli insediamenti di GDO previste nel piano comunale del commercio - dichiara Paolo Barbieri, direttore Confesercenti Genova -. Stante la situazione attuale, infatti, qualsiasi nuova apertura sarebbe insostenibile per il tessuto commerciale al dettaglio e per questo, anzi, ribadiamo la nostra richiesta di moratoria su ogni nuovo insediamento di grandi e medie superfici di vendita, anche al di fuori del perimetro di tutela. Rimanendo in attesa di verificare nel dettaglio la portata del provvedimento varato dalla giunta, rinnoviamo l'invito ad un maggiore coinvolgimento delle associazioni nelle decisioni future e rimaniamo a disposizione"














