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Attualità | 01 novembre 2022, 07:20

Ognissanti porta a tavola 'becco' e dolci tipici: curiosità in cucina (e non solo) sulla festa del 1° novembre

Qualche idea su cosa mettere in tavola nel giorno della festa dei Santi, basandosi sulla tradizione e sul proverbio "Chi fa i Santi senza becco ö fa Natale secco secco"

Foto Facebook Caffetteria pasticceria San Michele

Foto Facebook Caffetteria pasticceria San Michele

 Il 1° novembre si celebra la festività di Ognissanti in tutto il mondo fin dal 1480, quando il papa genovese Sisto IV la rese ufficiale. 

La leggenda narra che nella notte tra il 1° e il 2 di novembre, i defunti facessero visita ai loro cari ancora in vita, portando dei doni ai bambini: per questa ragione era tradizione preparare tavole imbandite di ogni genere, per accogliere le anime dei cari estinti che venivano a trovare i loro parenti direttamente dall’aldilà. 

La festa di Ognissanti in inglese viene chiamata 'All Hallows’ Day', mentre il 31 ottobre, il giorno che la precede, aveva anticamente il nome di 'All Hallow’ Eve', che nel corso degli anni è diventato quello che tutti conosciamo come Halloween.  

A Genova esiste un proverbio che non tutti conoscono, proprio dedicato al menù per questa particolare ricorrenza: 'Chi fa i Santi senza becco ö fa Natale secco secco'. Letteralmente significa che 'chi festeggia i Santi senza becco, quindi senza un volatile nel piatto, festeggerà un natale poveretto'. I nostri antenati, infatti, conservavano le carni bovine e suine per il Natale, mentre per le ricorrenze del mese di novembre optavano per pollo, gallina, faraona o fagiano, considerate meno pregiate. 

Il menù per questa ricorrenza prevede quindi, oltre agli ingredienti protagonisti dell’autunno come legumi, zucca e castagne, anche l’immancabile becco

Un’altra tradizione ligure,e precisamente della zona di Savona, ma diffusa anche nel milanese, sono i dolci preparati per queste giornata, chiamati pan dei morti e ossa dei morti

Questi piatti venivano preparati per essere dati in dono alle anime dei parenti defunti che venivano a far visita nelle case dei parenti ancora in vita, e da lì prendono il nome. 

Le ossa dei morti sono biscotti secchi fatti con farina e nocciole, a cui si dà una forma allungata per ricordare appunto le ossa. Il pan dei morti è invece un dolce più ricco, fatto con cacao, frutta secca, biscotti sbriciolati, cannella e vino bianco.  

Rimanendo in tema Halloween, la domanda 'Dolcetto o scherzetto?' nasce dalla tradizione celtica: i dolci venivano lasciati fuori dalle abitazioni per ringraziare gli spiriti dei raccolti estivi. Chi non lo faceva rischiava di farli arrabbiare, diventando vittima di sgarberie.


Chiara Orsetti

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