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Cultura | 16 novembre 2022, 12:25

Festival dell’Eccellenza al Femminile, con “La musica dell’anima” Maria Letizia Compatangelo ritrae Eleonora Duse tra le note della sua epoca

Continuano gli appuntamenti del Festival dell’Eccellenza al Femminile con “La Musica dell’anima”, ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca di Maria Letizia Compatangelo

Festival dell’Eccellenza al Femminile, con “La musica dell’anima” Maria Letizia Compatangelo ritrae Eleonora Duse tra le note della sua epoca

Continuano gli appuntamenti del Festival dell’Eccellenza al Femminile con “La Musica dell’anima”, ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca di Maria Letizia Compatangelo. L’evento si terrà al Teatro Eleonora Duse il 19 novembre alle 19.30, su produzione La Gazza Ladra S.r.l, con interpreti Pamela Villoresi (voce recitante) e Marco Scolastra (pianoforte). Le musiche in programma passano in rassegna le pietre miliari della vita di Eleonora Duse e di quel mondo di intellettuali. Ricordiamo, tra i molti giganti della musica, Gioachino Rossini con Assez de memento: dansons; Costantino De Crescenzo con Prima carezza; Sergej Prokofiev con Capuleti e Montecchi da Romeo e Giulietta; Fryderyk Chopin (di cui la Duse custodiva due epistolari) con Lento con gran espressione; Éric Satie con La Diva de l’Empire e così via sino a John Cage con Ophelia, in omaggio a quell’America degli opposti e delle libertà che l’ha accolta in vita così come nella morte.

Scrive Pamela Villoresi: «Eleonora Duse: un mito del teatro, un esempio di coraggio, una passionaria innamorata della libertà. Formatasi con l’anima e l’arte in generale, ma soprattutto attraverso la musica.

Ed io, attrice, cavalla selvatica della scena che sempre ha mal sopportato morsi e briglie, come posso non sentirmi in debito, come non amarla? Questo recital è per me un modo di sdebitarmi un po’ con lei, un’occasione (attraverso il bel testo di Maria Letizia Compatangelo) di far conoscere una grande donna e artista italiana, e tanta musica della sua epoca che abbiamo, erroneamente, dimenticato troppo presto, ma che potremo finalmente riascoltare grazie alla maestria e alla sensibilità di Marco Scolastra».

Una storia che racconta il teatro e il cinema mondiali tra otto e novecento e che attraversa la società italiana, con i suoi più grandi protagonisti, dall’Unità d’Italia al fascismo. Il suo stile di recitazione così scarno, intenso, sensuale, denso di pause, fortemente emozionale, era quasi una partitura musicale servendosi di tutto il corpo, del gesto come della parola e dello sguardo.

«Le parole sono foderate – diceva Eleonora – bisogna scovarne il senso profondo, quello che sta sotto». Donna indipendente e coraggiosa, artista generosa e esigente, Eleonora Duse fu una pioniera in molti campi dell’arte e della vita. Grande amica di Matilde Serao, di Ellen Terry, di Isadora Duncan e Gordon Craig, era un’intellettuale curiosa di ogni forma d’arte e la sua storia si intreccia più volte con la storia della musica: dalle melodie di Napoli, città che vide nel 1878 la nascita della sua stella nel firmamento dell’arte, al melodramma di Verdi, Mascagni e Puccini - fino agli Stati Uniti, per la sua ultima trionfale tournée e sullo sfondo il rapporto di amore e rivalità con la grande Sarah Bernhardt. Per conoscere le altre iniziative del Festival visita il sito www.eccellenzalfemminile.it Informazioni su www.teatronazionalegenova.it

Redazione

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