Sempre incerto il futuro di Ansaldo Energia.
Gli operai questa mattina si sono riuniti proclamando uno sciopero con presidio davanti alla direzione aziendale per avere risposte da parte dell'amministratore delegato.
Abbiamo avuto l’incontro - scrivono i sindacati - portandoci una nutrita delegazione di operai ed impiegati, e questo è quanto è emerso: prima di tutto gli abbiamo chiesto certezze sui carichi di lavoro (commesse firmate...non impegni generici): l’A.D. ha risposto che è arrivato l’anticipo (circa 4 milioni di euro) dal cliente per fare 4 macchine 94.3 per l’Azerbaigian.
Mancano però sempre le commesse italiane.
Su quello siamo completamente fermi.
Gli abbiamo elencato inoltre tutti i problemi legati alla mancanza di liquidità: l’Azienda
ci ha detto che questo mese arriverà una boccata di ossigeno rappresentata da 26 milioni
di euro legati a pagamenti di nostri lavori pregressi. Vedremo....speriamo di non dover
protestare di nuovo... Ricapitalizzazione e conseguente messa in sicurezza dell’Azienda e dei nostri posti di lavoro: abbiamo chiesto tempi certi e celeri e l’A.D. ha risposto che la ricapitalizzazione avverrà entro il 31/12/2022.
Riguardo a questa affermazione abbiamo ricordato all’A.D. che, ad oggi, non c’è ancora
niente di scritto.
L’A.D. ha risposto che se entro il 31/12/2022 non avverrà la ricapitalizzazione, il 1°
di Gennaio 2023 si dimetterà. Dicendo questo ha stretto la nostra mano di fronte a tutta la delegazione presente.
Su questo: a noi interessa solo salvare l’Ansaldo e tutti i suoi lavoratori e lavoratrici,
non ne facciamo mai e non ne faremo mai una questione personale, ma allo stesso
tempo ricordiamo a tutti che per noi una stretta di mano vale quanto una firma.
Ora aspettiamo l’incontro con il Governo chiesto dalle Istituzioni locali, Regione e
Comune: sono passati già 9 giorni e non abbiamo ancora una data....il Governo non può
girarsi dall’altra parte su Ansaldo Energia".