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Municipio Ponente | 22 novembre 2022, 16:11

Ca’ Nuova, nessuna chiusura della biblioteca ‘Firpo’

Lo assicura il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi: “I lavori di adeguamento verranno eseguiti senza compromettere l’attività. Saranno effettuati nell’arco di sessanta giorni”

Ca’ Nuova, nessuna chiusura della biblioteca ‘Firpo’

Non ci sarà nessuna chiusura della biblioteca ‘Firpo’ nel quartiere di Ca’ Nuova, sulle alture del Ponente genovese. Lo ha assicurato il vicesindaco e assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi, rispondendo oggi pomeriggio in Consiglio Comunale alle interrogazioni a risposta immediata che sono state presentate sia dalla consigliera Rita Bruzzone del Partito Democratico che dal consigliere Fabio Ariotti della Lega.

Secondo Piciocchi, “non è mai stata presa in considerazione la chiusura della biblioteca”. Ma è vero che il Comune di Genova, nelle scorse settimane, ha presentato un piano antincendio per la struttura che non ha ricevuto l’approvazione da parte dei Vigili del Fuoco. “Capita ripetutamente - spiega il vicesindaco e assessore - che i Vigili del Fuoco diano delle prescrizioni per la revisione di un progetto, prima della definitiva approvazione. È vero che i vigili hanno respinto la prima proposta progettuale con una serie di osservazioni: lo scorso 17 novembre, è stata presentata una nuova istanza ai vigili con un’integrazione economica di 60.000 euro a valere sulle risorse dell’accordo quadro. I nostri progettisti ci dicono che sarà possibile fare lavori senza interrompere l’attività della biblioteca ‘Firpo’. I lavori e le integrazioni economiche, che si sono rese necessarie, confermano il rinnovato impegno della nostra amministrazione a mantenere aperta la biblioteca. I lavori saranno effettuati in sessanta giorni e potranno essere svolti mantenendo in attività la biblioteca”.

Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri Rita Bruzzone e Fabio Ariotti, “perché si tiene in vita e operativo uno dei pochi presìdi culturali del quartiere”. E la consigliera del Pd ha aggiunto: “Vigileremo sulla effettiva esecuzione dei lavori e sul rispetto delle tempistiche e della durata”.

L’allarme per la chiusura della biblioteca del Cep (come è conosciuto più popolarmente il quartiere di Ca’ Nuova) era stato lanciato nei giorni scorsi da Yuri Pertichini, in veste di presidente di Arciragazzi Prometeo che gestisce gli spazi della ‘Firpo’ e in veste di coordinatore del Patto di Collaborazione (insieme a Daniela Matranga), che vede coinvolti Comune di Genova, Municipio VII Ponente, Cooperativa Agorà, Consorzio Pianacci e Circolo Prometeo.

“Il Municipio ci ha scritto una mail comunicandoci che il piano antincendio è stato bocciato. Il testo porta la firma del direttore, Roberto Innocentini. Secondo il dirigente del VII Ponente, per poter eseguire i lavori in sicurezza si prospettano due scenari: chiudere temporaneamente la struttura fino al termine di esecuzione dei lavori; spostare due terzi dei libri da altre parti, di fatto annullando l’operatività e il patrimonio stesso della biblioteca”.

Stando al parere tecnico, alla ‘Firpo’ potrebbero restare solamente 5000 chilogrammi di libri. La collocazione alternativa della rimanenza sarebbe già stata individuata. “Ma noi non possiamo accettare nessuno di questi scenari - attacca Pertichini - anche perché alla ‘Firpo’ ci sono parecchi progetti in corso che prevedono anche l’erogazione di importanti contributi e un finanziamento da parte di un istituto bancario. Negli anni le associazioni che gestiscono questi spazi sono state capaci di portare qui al Cep 250mila euro di investimenti. L’edificio è stato abbellito, la sede è stata potenziata, il Comune avrebbe dovuto semplicemente redigere un piano antincendio. È riuscito a fallire nell’unico compito che aveva, creando adesso questa situazione pesantissima. Ma siccome è il Comune che impone i piani antincendio, hanno fatto tutto da soli. Ora spetta a loro risolvere, senza compromettere l’attività piuttosto intensa della ‘Firpo’. Il Cep è stanco di perdere ulteriori servizi”.

Piciocchi assicura: “Nessuna chiusura”. E parla di “notizia uscita in modo superficiale”. Una rimostranza che dovrebbe fare al Municipio VII Ponente e non alla stampa. Questo il testo della mail a firma del direttore Roberto Innocentini: “A seguito della comunicazione dei Vigili del Fuoco pervenuta in data 04/11/2022 protocollo n. 28735 pratica n. 102870 con cui è stata comunicata la mancata approvazione del progetto presentato per l’adeguamento alla normativa antincendio della biblioteca Firpo e sentito l’Ing. Bonavita della Direzione Sicurezza Aziendale del Comune di Genova, si comunica che a breve sarà presentata una nuova richiesta di valutazione del progetto per ottenere il nulla osta e poter procedere all’effettuazione dei lavori di adeguamento. In attesa di ottenere il nulla osta definitivo e per poter eseguire i lavori in sicurezza, in accordo con l’Ing. Bonavita, si prospetta il seguente scenario: chiudere temporaneamente la struttura fino al termine di esecuzione dei lavori; spostare l’eccedenza rispetto ai 5.000 kg presso altre sedi, peraltro già individuate, per evitare il fermo delle attività associative (soluzione ritenuta più auspicabile)”. Non siamo noi quelli superficiali.

Alberto Bruzzone


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