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Attualità | 11 aprile 2024, 17:30

Pra', rispunta il progetto di riqualificazione delle ex Fonderie San Giorgio, con annesso (e immancabile) supermercato

C’è un percorso avviato sui dodicimila metri quadrati più a sud, confinanti direttamente con via Ratto: la destinazione d’uso è cambiata da industriale a urbanistico

Pra', rispunta il progetto di riqualificazione delle ex Fonderie San Giorgio, con annesso (e immancabile) supermercato

Dopo quasi trent’anni di abbandono sarà recuperata a Pra’, nel Ponente genovese, un’altra vasta porzione dei terreni un tempo occupati dalle ex Fonderie San Giorgio.

La fabbrica chiuse i battenti nel 1995 e da allora si sono succedute varie operazioni di subentro per quanto riguarda gli spazi industriali, ma nulla che riguardasse direttamente la cittadinanza.

Ora, invece, c’è un percorso avviato sui dodicimila metri quadrati più a sud, confinanti direttamente con via Ratto: la destinazione d’uso è cambiata da industriale a urbanistico e la proprietà, la società Progetti Innovativi Lombardi (con sede a Milano), ha intenzione di realizzare un nuovo quartiere, con palazzine, spazi commerciali, aree verdi e un supermercato, un po’ come sta avvenendo a nelle aree ex Verrina tra Pra' e Voltri.

Lo scenario è contenuto all’interno di una determinazione dirigenziale del Comune di Genova, nella quale il piano di caratterizzazione proposto viene approvato, ma contestualmente l’Arpal chiede ulteriori approfondimenti dal punto di vista delle indagini nel sottosuolo, trattandosi per l’appunto di terreni laddove un tempo sorgeva un’attività di industria pesante

La superficie per cui è stata adottata la variante urbanistica è, si diceva, di dodicimila metri quadrati: "L’intervento di riqualificazione urbana - si legge nelle carte di Arpal - prevede la demolizione di tutti gli edifici ex produttivi e degli edifici residenziali presenti in condizioni pessime e la realizzazione di due edifici residenziali su quattro livelli posti al di sopra di spazi commerciali e di un locale semi-interrato adibito a vendita alimentare. Gli edifici esistenti saranno invece recuperati o soggetti a interventi di ristrutturazione edilizia".

I lavori partiranno una volta terminate le indagini sul sottosuolo, che vanno aggiornate in quanto le ultime sono risalenti al 2002: "Le precedenti indagini non erano state eseguite in conformità alla normativa vigente; inoltre, non avevano contemplato la realizzazione di piezometri, pertanto non sono mai stati disponibili dati sulle acque sotterranee. Detto ciò, si evidenzia comunque che erano state ravvisate delle non conformità ai limiti di legge per alcuni metalli pesanti (cromo, mercurio, nichel, piombo, rame e zinco), presumibilmente generate dalle attività pregresse svolte sull’area".

Quanto al resto delle ex Fonderie San Giorgio, il primo lotto di quarantamila metri quadrati è stato riqualificato tra il febbraio del 1999 e l’ottobre del 2001. Se ne occupò il Gruppo Viziano, con il reinserimento di attività produttive di dimensione medio piccola, trasformando così uno storico stabilimento in un 'condominio industriale', con oltre 250 occupati di cui circa una sessantina di ex dipendenti della fonderia stessa.

Alberto Bruzzone

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