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Attualità | 25 novembre 2022, 12:15

Eliminare la violenza contro le donne passa anche dai luoghi di lavoro: l'iniziativa di UGL Metalmeccanici

Tanti interventi dedicati focalizzare l'attenzione sulle problematiche che ancora oggi affliggono il mondo del lavoro, creando posizioni di svantaggio per le donne rendendole vittime di discriminazioni, abusi e violenze

Eliminare la violenza contro le donne passa anche dai luoghi di lavoro: l'iniziativa di UGL Metalmeccanici

Nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, si  è svolto ieri pomeriggio l’incontro organizzato da UGL Metalmeccanici legato al rispetto delle pari opportunità nel mondo del lavoro.  

Gli interventi delle protagoniste, moderati da Sara Tagliente e introdotti da Liliana D’Ancona, hanno cercato di chiarire gli aspetti più significativi delle problematiche che ancora oggi affliggono gli ambienti lavorativi e che creano posizioni di svantaggio per le donne, spesso vittime di molestie, abusi e discriminazioni, cercando di creare un dialogo per raccogliere idee che a livello nazionale verranno poi esaminate per trovare delle soluzioni. 

Simona Ferro, Assessore regionale alle pari opportunità della Regione Liguria, ha aperto la conferenza, raccontando le attività che in questi giorni ha portato avanti: “Ho fatto il giro dei centri antiviolenza della Liguria da Ventimiglia a Sarzana, e ogni zona ha esigenze diverse, anche a livello di lingua parlata dalle persone che si rivolgono alle strutture. Tratto comune è il desiderio di aiutare le donne in difficoltà e provare ad aiutarla a uscire dalle situazioni e reinserirle nella società, infondendo stima e coraggio alle vittime. Ci sono aiuti messi a disposizione per le aziende private che sono incentivate ad assumere persone vittima di violenza, previsti anche nella nostra Regione: in questo modo grazie agli sgravi fiscali si agevola il reinserimento nel mondo del lavoro per chi ha subito situazioni di difficoltà. Come Regione stiamo portando avanti messaggi di sensibilizzazione anche tramite i mezzi di trasporto pubblici: abbiamo creato un posto rosso per veicolare questo messaggio. Abbiamo scelto i bus perché sono luoghi in cui spesso si verificano molestie”.

Si sono susseguiti gli interventi di Rosa Bascetta, responsabile per la Liguria del coordinamento donne UGLM, che ha spiegato il suo percorso all’interno del sindacato: “L’obiettivo è quello di aiutare le donne che lavorano in questo settore. Il sindacato è impegnato a sostenere la figura della donna ogni giorno, nelle varie aziende sono stati inseriti punti a favore delle lavoratrici, tenendo alta l’attenzione ogni giorno e non soltanto il 25 novembre”.

Alcuni aspetti legati alle molestie sul lavoro, al mobbing e agli aspetti legali di questo tipo di situazioni, sono stati esplorati dall’Avv. Barbara Zucca, specializzata in diritto del lavoro. Allarmanti i dati diffusi: secondo i dati 2018 di Istat, per ottenere avanzamenti di carriera o evitare licenziamenti, più di un milione di donne ha dichiarato di essere stata vittima di molestie sul luogo di lavoro. Nel corso degli anni sono aumentate le tutele per le lavoratrici, e il datore di lavoro è considerato sempre responsabile, sia civilmente che penalmente, ed è suo compito formare i dipendenti e far comprendere quali sono i rischi che si corrono, promuovendo azioni positive di tutela. 

Ha preso poi la parola Elisabetta Franzoia, Responsabile regionale dipartimento pari opportunità Lega in Liguria, che ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di creare una rete di sostegno per riuscire a far uscire dalla paura e dall’isolamento le donne vittima di violenze, che nella maggior parte dei casi diventano deboli proprio perché persone la rete di contatti con la famiglia e gli amici e tendono a vergognarsi e a sentirsi colpevoli in qualche modo per le violenze subite. 

Franzoia ha diffuso poi i dati delle vittime indirette della violenza sulle donne: gli orfani. Oltre a perdere la mamma, questi bambini e ragazzi perdono anche il papà responsabile dei gesti di violenza perché o in carcere o comunque incapace a badare a lui. In Liguria ci sono 32 minori rimasti orfani, che vengono seguiti dall’associazione Edela: si tratta di un numero preoccupante, visto che mette la nostra regione al secondo posto, dopo la Campania, per numero di ragazzi seguiti. 

Dopo i saluti istituzionali di Marta Brusoni, e il collegamento con Adelmo Barbarossa, segretario conf. UGLM con delega all'industria, ha concluso l’incontro Patrizia Merlino, imprenditrice, consigliera e tesoriera di Aidda delegazione Liguria: “Servono idee e soluzioni condivise da utilizzare nel mondo del lavoro. Con Aidda veicoliamo informazioni alle imprenditrici liguri, come quelle della responsabilità del datore di lavoro in caso di comportamenti dei dipendenti, o il sapere che ci sono fondi e agevolazioni per favorire le assunzioni delle donne vittime di violenza. Informare è fondamentale”. 

Valentina Jannacone, membro del direttivo nazionale e Coordinatore regionale Unione Nazionale Vittime, ha aggiunto in una nota, pur non potendo presenziare all’incontro: “Non amo parlare di quote rosa: all’inizio potevano essere un incentivo, ma oggi appaiono come “regalo”, concessione e chi giunge in una certa posizione solo perché donna, non vede riconosciuto il proprio lavoro, il reale apporto ed anzi, spesso, sovrasta chi – anche donna – meriterebbe, grazie ad una “sponsorizzazione”. Il numero delle donne manager ed imprenditrici, pur rimanendo inferiore a quello maschile, è in crescita e credo sia per la consapevolezza che sia necessario puntare al merito. Oggi, ingiustamente, faremo più fatica, magari guadagneremo un po’ meno rispetto al corrispettivo di ruolo maschio, ma stiamo aprendo una strada ad un futuro realmente equo”.

Chiara Orsetti

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