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Economia | 01 febbraio 2023, 11:39

Giuseppe Marino lascia Ansaldo Energia: sarà il nuovo Group Ceo di Hitachi Rail

Il cda di Ansaldo Energia fa sapere di essere pienamente operativo, e proseguirà nel percorso di rilancio. I commenti dei sindacati: "Si può intraprendere una nuova via"

Giuseppe Marino lascia Ansaldo Energia: sarà il nuovo Group Ceo di Hitachi Rail

Il manager Giuseppe Marino ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di amministratore delegato e direttore generale di Ansaldo Energia, l'azienda genovese che guidava da oltre tre anni, controllata da Cdp Equity, in cui rimarrà in carica fino al prossimo 31 marzo. Il cda di Ansaldo Energia fa sapere di essere pienamente operativo, e proseguirà nel percorso di rilancio. 

La società sta per ultimare un complesso processo di ricapitalizzazione che vede coinvolti azionisti, banche creditrici e detentori di obbligazioni.

Marino torna al settore ferroviario, prendendo il posto di Andrew Barr: aveva già svolto ruoli in Hitachi Rail in passato.

A commentare la notizia delle dimissioni sono state le sigle sindacali: Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, scrive:
Il Governo si impegni seriamente per il rilancio di Ansaldo Energia, affinché riprenda corpo una società economicamente solida. Occorre individuare finalmente un partner industriale all'altezza della storia di Ansaldo. Oggi abbiamo bisogno di un manager capace, esperto e sensibile per questa azienda che deve affrontare un processo di riorganizzazione importante. Abbiamo necessità, senza se e senza ma, di un piano industriale all’altezza di questo nome con il supporto di Cassa depositi e prestiti. Da questo istante si può intraprendere una via, una nuova era, che getti basi sicure per rendere questa grande realtà più forte sia a livello economico che sui mercati internazionali”.

Christian Venzano,  segretario generale FIM Cisl Liguria, ha dichiarato: “Apprendiamo la notizia del nuovo incarico di Giuseppe Marino a Hitachi Rail, ora si volta pagina rispetto ad un periodo tuttora complicato per Ansaldo Energia dove la FIM Cisl ha sempre mantenuto una posizione chiara e precisa a tutela dell’occupazione e al fianco dei lavoratori. Si apre un nuovo capitolo e sia chiaro che non faremo sconti a nessuno: ci aspettiamo con rapidità da Cassa Depositi e Prestiti la ricapitalizzazione che è stata annunciata e auspichiamo dal nuovo management anche un intervento forte su CDP per definire a breve un piano industriale e una strategia che punti al rilancio di un’eccellenza come Ansaldo Energia. Infatti siamo sempre in attesa della convocazione del Governo per la presentazione del piano industriale e per capire il piano energetico nazionale dove Ansaldo Energia può dare una grande risposta verso la transizione energetica”.

Abbiamo parlato con Marino per avere finalmente certezze sulla ricapitalizzazione, vogliamo una data precisa perché è finito il tempo delle promesse. Ansaldo Energia è un patrimonio di tutta la Liguria ma anche dell’intero paese, a questo punto CdP deve passare ai fatti concreti e la ricapitalizzazione è un passaggio determinante per costruire un piano serio che rilanci l’azienda. Altrimenti saremo pronti a mobilitarci”, spiega Andrea Capogreco, RSU Fim Cisl di Ansaldo Energia.

Stefano Bonazzi, Segretario Generale Fiom Cgil Genova aggiunge:
La Fiom prende atto delle dimissioni dell’Amministratore delegato di Ansaldo Energia. La Fiom non ha mai personalizzato i rapporti e le relazioni con i vertici aziendali con i quali interloquisce né lo farà in questa occasione. Allo stesso tempo però cresce la preoccupazione, e la tensione, perché l'Azienda resta senza la figura che avrebbe dovuto portare a compimento l'operazione di ricapitalizzazione da troppo tempo attesa.
Ci aspettiamo immediate dichiarazioni a conferma dell'arrivo della ricapitalizzazione in tempi brevi. Di fronte a questo ultimo sviluppo i 
lavoratori non possono ulteriormente aspettare".

Federico Grondona, Rsu Fiom Cgil, scrive: "Si è conclusa la riunione in Ansaldo Energia alla quale erano presenti l’Amministratore Delegato Giuseppe Marino, i vertici aziendali e i rappresentanti sindacali di Fim Fiom Uilm nel corso della quale l’AD ha rese note le motivazioni alla base delle sue dimissioni. La decisione arriva in un momento cruciale e di grande difficoltà. Le lotte, gli scioperi e le manifestazioni dei mesi scorsi hanno sostenuto la necessità di un intervento che potesse rilanciare l’Azienda. Le dimissioni di Marino non sono un bel segnale e gettano più di una ombra sulla ricapitalizzazione, passaggio obbligato per poter garantire lo sviluppo futuro di Ansaldo. La Fiom chiede, entro la giornata odierna, un documento ufficiale che fissi, massimo entro il mese di marzo, la certezza della ricapitalizzazione. Per domattina è stata fissata l’assemblea del personale durante la quale saranno decise eventuali iniziative di mobilitazione".

Così la Segretaria del Partito Democratico della Liguria e Deputata Valentina Ghio, il Capogruppo del Partito Democratico-Articolo Uno in Regione Liguria Luca Garibaldi e il Segretario Metropolitano del Partito Democratico di Genova e Capogruppo a Palazzo Tursi Simone D’Angelo: “Le dimissioni dell’Amministratore Delegato di Ansaldo Energia destano forte preoccupazione. Arrivano in un momento delicato per l’azienda, che sta attraversando un percorso di ricapitalizzazione e ricerca di investimenti, necessari per il nuovo Piano industriale e che sono stati alla base delle richieste del territorio in questi mesi. È necessario che fin da subito ci sia una presa di posizione chiara e forte da parte del Governo verso l’azionista di maggioranza di Ansaldo Energia, perché vengano confermate e chiarite le intenzioni in merito al Piano industriale e alla necessaria ricapitalizzazione dell’azienda. Siamo di fronte a una situazione fortemente critica, con il rischio di un vuoto di potere che, se non arrivano risposte subito e senza indugi, desta timore per il futuro dell’azienda e del tessuto economico ligure”.

“Le dimissioni dell’amministratore delegato di Ansaldo Energia destano ulteriori forti preoccupazioni per il futuro dell’importante azienda genovese, che conta 2400 addetti e fino a 4000 con l’indotto e che nell’attuale situazione di crisi energetica deve essere salvaguardata. Anche perché Ansaldo Energia è un fattore di successo e abilitazione della cosiddetta ‘transizione ecologica’. Purtroppo, il conflitto tra Russia e Ucraina e il costo sempre più alto delle materie energetiche hanno portato a un congelamento degli investimenti dei potenziali clienti e a un rallentamento del rinnovamento del parco macchine a gas all’estero: nei primi sei mesi del 2022 Ansaldo Energia ha registrato una perdita di 442 milioni di euro. Cassa Depositi e Prestiti ha preso l’impegno di ricapitalizzare l’azienda entro il primo semestre 2023 anziché nel 2025 e di valutare un’ulteriore importante impegno economico a fronte di un nuovo piano industriale, peraltro non ancora presentato. Pertanto, stante lo stato di pesante incertezza per il futuro, la Lega ha già presentato un ordine del giorno, messo in trattazione durante il consiglio regionale di ieri ma che sarà discusso nella prossima seduta utile. Il documento impegna la giunta ad attivarsi nei confronti del Governo e di Cassa Depositi e Prestiti affinché venga fatta al più presto la ricapitalizzazione valorizzando i profili lavorativi dell’azienda, definito il nuovo piano industriale e avviate strategie di politica industriale che possano valorizzare, all’interno della ‘transizione ecologica’, questa nostra eccellenza nazionale”.

Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana.

Redazione

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