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Economia | 03 febbraio 2023, 12:05

"Una nuova stagione industriale?", un convegno dedicato all'economia circolare e allo sviluppo del sistema produttivo ligure (Video)

In vista della nuova programmazione comunitaria, un'occasione per analizzare le tematiche di economia circolare e re-manufacturing

"Una nuova stagione industriale?", un convegno dedicato all'economia circolare e allo sviluppo del sistema produttivo ligure (Video)

Quello di economia circolare è un concetto che viene utilizzato spesso, soprattutto nell’ottica di recupero delle materie prime secondarie e del cosiddetto re-manufacturing. Per fare chiarezza su quelle che sono le prospettive di attuazione nello sviluppo del sistema produttivo ligure, è stato organizzato questa mattina a Palazzo della Borsa un convegno per raccontare, sia a livello nazionale sia a livello locale, quali sono le opportunità, gli obiettivi e le criticità proprie di questo cambio di paradigma. 

 “Tanti parlano di economia circolare, ma pochi sanno di cosa si tratta - afferma l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti -. La giornata di oggi è stata organizzata proprio per dare un contesto presente e uno scenario futuro a questa tematica, con l’intervento di docenti e di persone che da tempo studiano questi fenomeni, e anche portando la testimonianza di imprenditori che stanno già realizzando questo tipo di attività. La seconda parte della mattinata sarà dedicata al confronto con le realtà territoriali per focalizzare questi concetti sulla nostra regione: avremo a disposizione le risorse della programmazione dei fondi europei, circa 30 milioni da spendere, e vorremmo utilizzarli al meglio perché sono importanti per la nostra regione. Questo è il nostro dovere, dobbiamo capire dove poter incidere”.  

Per spiegare meglio il concetto,  Benveduti puntualizza: “Partiamo da due stati di fatto: il primo è quello di comprendere che viviamo in un mondo di sovrapproduzione: c’è un eccesso di produzione e di consumi, anche se distribuito in maniera disomogenea. Il secondo è che viviamo tutti sulla terra, una palla di acqua e di fango, finita per sua definizione. Dobbiamo cercare di ripensare al nostro modello di produzione, che non vuol dire una decrescita felice che creerebbe grossi squilibri economici e sociali, ma un miglior utilizzo di quello che abbiamo. Con il concetto di materie prime secondarie, che non sono di nuova estrazione ma sono un riutilizzo, anche se parziale, di qualcosa che è già stato utilizzato. È un mondo ancora da scoprire, che permettere di reinvestire e di dare lavoro. Questa è la grande scommessa, anche sociale, di stabilizzazione di un sistema economico che sta vivendo delle contraddizioni interne molto forti”.  

Luigi Attanasio, Presidente della Camera di Commercio di Genova, aggiunge: “Pensiamo che lo sviluppo dell’economia circolare in Liguria abbia larghi spazi di ampliamento: dobbiamo stabilire gli indirizzi che verranno adottati dalla regione per sviluppare le proprie politiche di incentivazione sulla materia”.  

Federico Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia, collegato da remoto al convegno, prosegue: “I problemi strutturali di approvvigionamento delle materie prime sono un indicatore molto importante dell’economia, che non dobbiamo sottovalutare. 

Abbiamo un’unica strada, non guardare le risorse finite che abbiamo, ma guardare a quelle infinite che derivano dall’economia circolare. Sarà necessario preparare e sviluppare un progetto pluriennale che comprenda soprattutto una visione di lungo raggio, che non si limiti alle indicazioni date dell’Europa, ma che prenda in considerazione anche il contesto economico globale e locale. Se vogliamo realizzare una transizione energetica industriale dobbiamo impegnarci fin da oggi considerando che il futuro non è mai guardare indietro, ma sempre e solo guardare avanti”.

Fino a pochi anni fa lo sviluppo e la crescita economica e industriale sul territorio erano vissuti come obiettivi in contrasto con l’ambiente, il riciclo e il recupero delle risorse: oggi non è così – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni TotiGli obiettivi sfidanti che l’Europa si è data in termini di contrasto al climate change, recupero del territorio e rigenerazione urbana delle proprie città sono molto significativi. Oggi stiamo mettendo le basi per conciliare crescita economica, benessere, occupazione e, ovviamente, la tutela del nostro pianeta. Se pensiamo che la Liguria, sette anni fa, aveva una situazione dei rifiuti definita dalla commissione bicamerale d’inchiesta come un girone dantesco mentre oggi, dopo aver ha superato il 55% di raccolta differenziata, ha un piano avanzato che prevede la realizzazione degli impianti per la chiusura completa del ciclo, una regione che ospita non solo i principali porti del Paese con una particolare attenzione alla sostenibilità dei combustibili utilizzati dalle navi, ma anche aree marine protette e che sta facendo un gigantesco lavoro sulla depurazione, è evidente che bisogna continuare sulla strada di rendere sempre più compatibile un bene essenziale alla crescita economica come l’ambiente, utilizzando tecnologie e capacità di integrazione del nostro sistema di ricerca e del nostro mondo dell’industria, per la creazione di un modello di crescita e sviluppo sostenibili”.

Chiara Orsetti

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