Le famiglie di Genova sono più virtuose nel consumo di energia elettrica e metano rispetto alla media nazionale. Eppure, per loro, le buone prassi anti-spreco non significano bollette più leggere. Anzi, le spese di luce e gas aumenteranno nel 2023, rispetto al 2022, sia per i clienti domestici ancora serviti dalla Maggior Tutela, sia per quelli che hanno già scelto le offerte gas e luce del Mercato Libero. Per questi ultimi, però, il focus territoriale pubblicato a febbraio 2023 dall’Osservatorio di SOStariffe.it riserva una nota di ottimismo: la libera concorrenza è sempre ambasciatrice di convenienza e porta risparmi evidenti in fattura rispetto al Mercato Tutelato.
Genova meno “affamata” di energia e gas che nel resto d’Italia
L’anno che si è chiuso (il 2022) e quello che si è appena aperto (il 2023) hanno un minimo comun denominatore a Genova: i loro dodici mesi sono stati e saranno all’insegna del giro di vite sui consumi.
Le famiglie residenti nel capoluogo ligure sono infatti più virtuose rispetto alla media nazionale: nel 2022 hanno utilizzato 2.830 kWh di energia a fronte di una media nazionale di 2.967 kWh. Una tendenza alla “sobrietà” energetica che si rispecchia anche nel 2023, con un consumo stimato di 2.509 kWh (contro i 2.699 kWh della media stimata lungo la penisola).
Stesso passo frenato anche per i consumi gas: nel 2022 le famiglie residenti a Genova hanno contabilizzato 634 metri cubi di metano contro un utilizzo, in media, di 922 Smc nel resto d’Italia. Ecco le stime del 2023: giù ancora i consumi a Genova (603 Smc) rispetto agli 821 Smc della media nazionale.
Restringendo il focus alla variazione annuale nella sola Genova, nel 2023 si utilizzeranno 321 kilowattora di energia in meno (rispetto al 2022) e 31 metri cubi di gas in meno rispetto ai dodici mesi precedenti.
Giù i consumi, ma aumentano i costi
Nonostante il giro di vite sui consumi e l’adozione di prassi anti-spreco, le famiglie residenti a Genova continueranno a vedersi addebitati, nel 2023, importi elevati in bolletta.
La stangata maggiore la riceveranno i clienti domestici ancora serviti dalla Maggior Tutela che, a Genova nel 2023, dovranno sborsare 1.128 euro di energia elettrica e 811 euro di gas. Cifre lievitate rispetto al 2022, quando le fatture luce per i clienti in Tutela si aggiravano sui 525 euro e quelle del gas sui 504 euro. Secondo l’analisi di SOStariffe.it, dunque, i genovesi ancora in regime di Maggior Tutela dovranno fare i conti con un aumento stimato di 603 euro per le bollette luce e di 307 euro per le fatture gas.
A Genova, come nel resto d’Italia, il risparmio corre passando al Mercato Libero: qui una famiglia che abbia scelto le offerte luce e gas più competitive può abbassare le bollette dell’energia di 193 euro (935 euro è infatti la spesa stimata nel 2023 per chi è nella libera concorrenza) e quelle del metano di 63 euro (l’esborso complessivo annuale si stima raggiunga i 748 euro) rispetto al regime Tutelato.
L’”Oscar” del risparmio lo conquista chi, a Genova, traghetterà entrambe le forniture (luce + gas) nel Mercato Libero: nel 2023 beneficerà di minori uscite per energia e metano per un totale di 256 euro. Un risparmio che è in netto aumento rispetto all’anno scorso (+192 euro) quando una famiglia con la doppia fornitura nella libera concorrenza era riuscita a trattenere nel salvadanaio solo 64 euro.
Buone prassi da adottare per risparmiare
Per quanto le famiglie di Genova siano già virtuose, ecco alcuni consigli degli esperti per ottimizzare ulteriormente i consumi e tenere così a bada le bollette.
Tra le buone prassi per tagliare i consumi di energia, spiccano l’acquisto di lampadine ad alta efficienza energetica, l’utilizzo di elettrodomestici di classe energetica superiore (dalla A in su) o la messa in funzione di programmi “Eco” (come lavatrice e lavastoviglie). Sempre a proposito di lavatrice e lavastoviglie, è bene ricordare di accenderle sempre quando sono a pieno carico, così come la sera e nei fine settimana se si hanno attive tariffe biorarie.
Per il gas, si possono tagliare le spese tenendo la temperatura dei termosifoni di casa non sopra i 20°C, dato che un solo grado in più fa impennare i consumi dell’8% e lievitare i costi. E ancora: dotarsi di un termostato smart per una gestione della caldaia da remoto, oppure eliminare gli spifferi di porte e finestre installando infissi di ultima generazione.














