Tre anni fa, durante il periodo più cupo della pandemia, la Croce Verde Pegliese, insieme a tutte le altre pubbliche assistenze del territorio, ha svolto un servizio fondamentale, in un momento di emergenza sanitaria come mai si era visto prima. Anche in questi tempi relativamente più tranquilli, l’istituzione di via Pallavicini continua a rappresentare un punto di riferimento e un presidio cittadino di primaria importanza.
Quindi è una bellissima notizia il fatto che la Croce allarghi il proprio parco mezzi, grazie alle donazioni da parte della stessa popolazione pegliese. Dopodomani, sabato 18 marzo alle ore 17, verrà inaugurato il nuovo Fiat Doblò donato dalla Pro Loco di Pegli e riservato al trasporto dei disabili, mentre ad aprile sarà la volta di un’ambulanza di ultimissima generazione, con tutte le attrezzature per il trasporto dei traumatizzati, dono della famiglia Merello.
Flavio Gaggero, amatissimo medico dentista della delegazione e presidente della Croce Verde Pegliese, afferma: “Siamo molto felici che le persone si ricordino costantemente di noi e che lo facciano in maniera concreta. Con questi due nuovi mezzi riusciamo ad allargare ulteriormente il nostro parco mezzi e ad assicurare un servizio sempre più preciso, puntuale e capillare”.
Da non dimenticare, oltre ai servizi legati alla pubblica assistenza, “quanto siamo stati collaborativi anche fungendo da base per la somministrazione dei vaccini anti Covid. Numerosi pegliesi si sono rivolti a noi, in collaborazione con la Farmacia Internazionale e con la Farmacia Multedo, e abbiamo evitato lunghi spostamenti verso gli hub del centro cittadino”.
Sabato la festa per l’inaugurazione del nuovo mezzo è aperta a tutta la cittadinanza. Al termine della cerimonia vi sarà un rinfresco a cura del Bar Franca di piazza Rapisardi. La Croce Verde Pegliese è stata fondata nel 1909 e, da allora, contribuisce alla vita e allo sviluppo della collettività, operando nel campo dell’assistenza socio-sanitaria e promuovendo i valori del volontariato e della solidarietà.
Alberto Bruzzone