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Municipio Medio Ponente | 28 marzo 2023, 18:15

Multedo, sì a una Commissione sul nuovo casello e per salvare i Giardini Lennon

Passa all’unanimità, in Consiglio Comunale a Genova, un ordine del giorno fuori sacco presentato da Maria José Bruccoleri e da Fabio Ceraudo. L’Associazione Comitato di Quartiere attacca: “L’ennesima servitù, invece di un progetto condiviso”

Multedo, sì a una Commissione sul nuovo casello e per salvare i Giardini Lennon

Passa all’unanimità, in Consiglio Comunale a Genova, un ordine del giorno fuori sacco presentato dalla consigliera di Genova Civica, Maria José Bruccoleri, e dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio Ceraudo, nel quale si impegnano il sindaco di Genova, Marco Bucci, e la Giunta Comunale a “organizzare un incontro pubblico in sinergia con il Municipio VII Ponente, al fine di informare la cittadinanza e ad attivarsi affinché venga convocata una Commissione ad hoc con il coinvolgimento dei comitati e i cittadini del quartiere e invitando anche Autostrade per l’Italia”.

Il tema è quello del nuovo casello di Genova Pegli, il cui tracciato passerà esattamente nell’area attualmente occupata dai Giardini John Lennon, l’unico spazio di socialità del quartiere. Nei giorni scorsi, i cittadini hanno espresso forti preoccupazioni, perché la distruzione dei Giardini Lennon a scapito di una nuova servitù, quella del casello autostradale, è vista come una prospettiva altamente nefasta.

Bruccoleri e Ceraudo lo ricordano nel loro atto consiliare: “Tra qualche mese, presumibilmente all’inizio del 2024, i Giardini John Lennon, ovvero l’unico e vitale punto di aggregazione del quartiere, saranno distrutti per far posto al nuovo tracciato del casello autostradale di Genova Pegli. Questi giardini rappresentano l’unico spazio di socialità del quartiere, l’unico dove i bambini giocano, dove ci sono scivoli e altalene, dove c’è un gioco di recente collocazione e dove c’è una panchina rossa in memoria delle donne vittime di violenza. Niente di tutto questo percorso è mai stato condiviso con il territorio”.

Anche Cristina Lodi del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione a risposta immediata, che però non è stata discussa e verrà riproposta martedì prossimo in Sala Rossa: “Autostrade per l’Italia definisce questa opera di interesse pubblico, al punto da passare senza porsi alcun problema sopra a qualsiasi testa, sopra a qualsiasi logica, sopra a qualsiasi proprietà, sia privata che pubblica: come intende l’Amministrazione comunale opporsi all’ennesima servitù che ricadrà su Multedo stessa? Ha fatto presente a Società Autostrade che il nuovo casello deve migliorare la vita dei cittadini di Multedo e non peggiorarla? Ha presentato l’Amministrazione comunale proposte alternative per evitare questo scempio?”.

Pure in Municipio VII Ponente si muove il Partito Democratico, con la proposta di mozione presentata dal consigliere Claudio Chiarotti (insieme ad Alessio Boni della Lista RossoVerde, Massimo Currò del Movimento 5 Stelle e Fabio Quartino di Genova Civica), che sarà discussa nella prossima seduta: “Invitiamo il presidente del Municipio, Guido Barbazza, e la Giunta Municipale, a convocare urgentemente la Commissione Municipale preposta in loco, al fine di conoscere gli estremi progettuali dell’intervento, il cronoprogramma per limitare al massimo l’impatto che lo stesso avrà sulla comunità di Multedo e, solo in seguito, si potrà presentare tale opera alla comunità stessa nell’ambito di un’assemblea pubblica”.

Assemblea pubblica che il presidente Barbazza intende convocare nel mese di aprile, alla presenza dei tecnici di Autostrade. Intanto l’Associazione Comitato di Quartiere di Multedo, lo storico comitato del quartiere, osserva: “I Giardini John Lennon di Multedo, ovvero l’unico e vitale punto di aggregazione del quartiere, saranno distrutti tra qualche mese. Distrutti e mai più ricostruiti come prima: nello spiazzo principale verrà scavato un tunnel che poi uscirà direttamente sull’Aurelia, attraverso le aree ex Eni. È vero: l’attuale casello di Genova Pegli è provvisorio da oltre cinquant’anni e la popolazione a gran voce ha sempre chiesto una soluzione dell’atavico problema. Ma la popolazione non ha chiesto di distruggere l’unico spazio di socialità del quartiere, l’unico dove i bambini giocano, dove ci sono scivoli e altalene, dove c’è un gioco di recente collocazione e dove c’è una panchina rossa in memoria delle donne vittime di violenza. La violenza è quella che si fa ai cittadini imponendo un progetto che non è mai stato condiviso sul territorio, e che mentre prosegue il suo inesorabile iter continua a stare nel chiuso di qualche cassetto. Che cosa aspettano Aspi, il Comune di Genova e il Municipio VII Ponente a organizzare un incontro pubblico per estendere queste decisioni anche alla cittadinanza? Perché si lascia alla pubblica opinione solo e soltanto la narrazione che il nuovo casello è cosa buona e giusta?”.

Secondo il Comitato, “il casello così com’è fatto non è cosa buona e giusta. E lo sapete perché? Perché sarà l’ennesima servitù per il quartiere e perché la vecchia viabilità attraverso via dei Reggio non verrà soppressa e continuerà a essere quella a disposizione dei mezzi pesanti in entrata a Carmagnani. Via dei Reggio vedrà forse alleggerito ma non eliminato il problema dei mezzi pesanti, la curva stretta a gomito rimarrà, l’inquinamento rimarrà, il disagio rimarrà. Quel che non rimarrà sono i Giardini John Lennon, quel che non rimarrà sono quelle strutture sportive che stavano per rinascere sotto una nuova gestione, quelle stesse strutture sportive che erano fondamentali anche per la vicina scuola elementare Alfieri, un altro fronte di criticità non da poco in questo martoriato quartiere”.

Per questo i cittadini chiedono, come minimo, che se proprio dovranno iniziare i lavori del nuovo casello, almeno siano prima messi a posto i soprastanti Giardini Mario Colandro. Altrimenti per Multedo sarà un’altra notte fonda. L’ennesima.

Alberto Bruzzone


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