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Attualità | 15 maggio 2023, 17:32

Diga di Genova, il prof. Piero Silva si ritira dall'esposizione mediatica

La scelta per "preservare la mia salute e la serenità della mia famiglia". Il professore aveva espresso le numerose criticità dell'opera in una relazione

Diga di Genova, il prof. Piero Silva si ritira dall'esposizione mediatica

"Alfine de preservare la mia salute e la serenità della mia famiglia, comunico di aver deciso di uscire completamente dall’ esposizione mediatica che ho avuto per 14 mesi sul tema della diga di Genova, dove ho sostenuto da sempre e coerentemente una posizione supportata da lunga esperienza e da un’analisi approfondita del progetto, ma – considerando il conflitto con tutti i poteri forti del Comune, del Porto e della Regione – troppo isolato, soprattutto sui temi tecnici, tra l’altro nel silenzio assordante dell’Università che fu la mia". A scriverlo è l'ingegnere idraulico e professore universitario Piero Silva.

"Questa decisione significa che, a partire dall’ultima intervista già promessa a Primopiano mercoledì 17 maggio, non sarò più disponibile a interviste, partecipazione a convegni e assemblee, incontri con forze politiche, e che non scriverò più sul tema su Linkedin, né con altre modalità.

Gli amici impegnati in sacrosante battaglie affinché lo sviluppo portuale avvenga nella partecipazione reale dei cittadini e nel loro rispetto, nel rispetto dell’ambiente e avendo come sola finalità il bene comune, sono già stati personalmente informati che continuerò con impegno immutato a mettere la mia esperienza a loro disposizione, lasciando a loro – come giusto – il ruolo di primo piano".

Silva aveva evidenziato le numerose criticità dell’opera, che ha dimensioni mastodontiche e che non ha precedenti. Nello specifico, si è concentrato sui fondali argillosi a profondità dove rimane davvero difficile la consolidazione della struttura. Senza pensare al possibile aumento del tasso di inquinamento conseguente all’aumento del traffico in porto.

Secondo le stime di Autorità Portuale la diga potrà essere realizzata con poco più di un miliardo, ed entro la fine del 2026:

“Entrambi questi valori (soprattutto il secondo) sono assolutamente sottodimensionati, sulla base di un’estrapolazione attenta di costi e tempi di progetti analoghi (almeno una ventina) per i quali ho accesso a dati verificabili di opere già costruite - ha scritto il professore nella sua relazione - Il costo minimo (posto che l’opera non collassi durante la costruzione a causa dello slittamento d’insieme sul limo-argilloso del fondo ...) sarà compreso tra i 2 miliardi e i 2 miliardi e mezzo".

Redazione


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