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Municipio Centro Est | 03 giugno 2023, 07:20

Artisti di strada, Luca Bertoncini dedica poesie ai passanti: “Una passione riscoperta dopo i 50 anni” (Video)

“L’arte di strada è uno degli ultimi baluardi di libertà spontanea che la nostra società concede e quindi va difesa e tutelata”

Artisti di strada, Luca Bertoncini dedica poesie ai passanti: “Una passione riscoperta dopo i 50 anni” (Video)

Continua il nostro viaggio alla scoperta degli artisti di strada a Genova. Nelle scorse settimane abbiamo conosciuto la cantante lirica Tatiana Zakharova, la violoncellista Vera, l’artista di strada ma anche commerciante Hermes Rendina e il duo di ventriloqui, Naimana e Daniele, approdati in Rai.

Oggi parliamo con Luca Bertoncini, artista o meglio poeta di strada.

Da quanto tempo svolge questa attività artistica per le strade di Genova? 

“Sono circa sette anni e mezzo, ho iniziato alla fine del 2015 e da allora non ho più smesso. È stato un po’ uno scoprire una passione che probabilmente era latente verso la poesia. 

La poesia mi è sempre piaciuta vagamente nel corso della vita fin da ragazzo ma non era una vera e propria passione, invece sopra i cinquant’anni è emersa questa cosa e ho iniziato a leggere un po’ di più. Ho iniziato a imparare a memoria qualche canto della Divina Commedia e poi mi è venuta l’idea di andare per strada, molto per passione e anche un po’ per necessità perché era un momento in cui avevo un po’ di difficoltà lavorative”.

Qual è la reazione dei genovesi nell’ascoltare le sue poesie? 

"Purtroppo la poesia va in una direzione opposta a quella dei nostri tempi. Richiede un certo grado di attenzione fermarsi con noi stessi ed è una cosa che, con i ritmi i tempi imposti dallo smartphone, è difficile.

C’è tendenzialmente l’indifferenza e la lontananza da questa cosa però noto da parte di qualcuno anche un po’ di curiosità, di attenzione nel voler capire cosa sto dicendo. Il primo impatto con la poesia solitamente è musicale, nonni si concentra sul significato delle parole ma sulla musicalità”. 

Cosa ne pensa della proposta del Municipio Centro Est di introdurre limitazioni per gli artisti di strada?

"Penso che l’arte di strada sia uno degli ultimi baluardi di libertà spontanea che la nostra società concede e quindi secondo me è una cosa che va difesa e tutelata. Ma questo lo dice anche l’attuale regolamento che c’è qui a Genova, nato da una giunta lungimirante che ha voluto indicare nel primo articolo come l’arte di strada sia riconosciuta dal Comune di Genova come una forma cultura e che quindi va rispettata e tutelata in ogni sua forma.

Non vedo come altri interventi, come quello di questa mozione che vuole ulteriormente ridurre e regolamentare l’arte di strada, possono avere un senso. Il regolamento che è in essere disciplina già l’arte di strada cercando il giusto equilibrio tra le esigenze dei cittadini e gli artisti stessi”.

Il nostro poeta di strada ha gentilmente dedicato a La Voce di Genova una poesia di Mariangela Gualtieri: “La miglior cosa da fare stamattina”.

“È un invito mattutino a scegliere qualcosa da fare, la migliore addirittura”, ci spiega Bertoncini. 

La miglior cosa da fare stamattina
per sollevare il mondo e la mia specie
è di stare sul gradino al sole
con la gatta in braccio a far le fusa.
Sparpagliare le fusa
per i campi la valle
la collina, fino alle cime alle costellazioni
ai mondi più lontani. Fare le fusa
con lei - la mia sovrana.
Imparare quel mantra che contiene
l'antica vibrazione musicale
forse la prima, quando dal buio immoto
per traboccante felicità
un gettito innescò la creazione.

Marco Garibaldi

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