Continua il botta e risposta sulle nuove regole che consentono ai cacciatori di cacciare con arco e frecce.
La modifica regionale nasce su proposta del presidente della commissione Attività produttive, il leghista Alessio Piana che chiarisce: “Nessuna deregulation”.
Tra i critici in consiglio regionale c’è Gianni Pastorino (Linea Condivisa) che la definisce “una norma assolutamente illogica”.
“Una modifica inserita, come al solito, in un documento omnibus che prevedeva di tutto e che ha indotto in inganno alcuni miei colleghi. Una cosa che non serve a questa regione, in un momento in cui la caccia è un’attività in declino.
Questa mossa politica sembra dunque favorire un’attività di nicchia poco comprensibile e che mi sembra piuttosto crudele.
Alla ripresa dei lavori in consiglio regionale mi auguro si possa riflettere su questa misura. Stanno arrivando moltissime mail da parte di cittadini e cittadine indignati che chiedono una modifica della delibera.
Quella presente in consiglio regionale purtroppo è una maggioranza che governa con numeri molto ampi perché legittimata dal voto popolare. Mi auguro che la gente capisca che dalla sanità, ai trasporti per passare agli interventi sull’ambiente questa è una maggioranza inadeguata.
Stiamo fermando l’ampliamento del parco di Portofino per rispondere alla lobby della caccia, stiamo facendo delle norme ad hoc per permettere di andare a caccia con frecce e arco. È evidente che siamo dentro una logica di interessi di pochi a quelli di molti”.