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Attualità | 30 aprile 2024, 16:33

Posidonia a Nervi, il Comune risponde alle critiche: “Non parliamo di un’invasione di petrolio. Non è plastica e va rispettata”

L’attacco di Partito Democratico e Lista Rossoverde: “Spesi 58 mila euro per l’ennesimo intervento urgente nel porticciolo, chiediamo se e quali soluzioni si intendano adottare”

Posidonia a Nervi, il Comune risponde alle critiche: “Non parliamo di un’invasione di petrolio. Non è plastica e va rispettata”

Il porticciolo di Nervi è alle prese con un problema persistente: l'invasione dell'alga Posidonia

Le recenti polemiche hanno evidenziato la necessità di affrontare questa problematica in modo efficace e sostenibile. Se ne è discusso oggi in consiglio comunale con le interrogazioni presentate da Francesca Ghio (Lista Rosso Verde) e Donatella Alfonso (Partito Democratico) che hanno messo in evidenza le preoccupazioni riguardanti i costi sostenuti per la rimozione e lo smaltimento dell'alga, nonché la mancanza di progetti concreti per risolvere la situazione.

“L’ennesimo intervento urgente di pulizia è costato 58 mila euro - commenta Donatella Alfonso - chiediamo al sindaco se e quali progetti di soluzioni del problema, eccessivo anche nei costi economici, si intendano adottare”.

“La giunta Bucci non tiene in considerazione l’ambiente e la coesistenza tra città e territorio, il tutto a discapito anche del bilancio pubblico - commentano in una nota consigliere Filippo Bruzzone e Francesca Ghio - Abbiamo richiesto di affrontare il tema in trasparenza in Commissione perché sono previsti altri lavori dal costo di 2,3 milioni di euro che coinvolgeranno il molo e la banchina, ma che non è affatto chiaro come intendano tutelare l’ecosistema e salvaguardare la posidonia”.

Si pone dunque l'urgenza di adottare misure concrete per affrontare la situazione in modo efficace ed efficiente. È necessario non solo valutare il costo economico delle operazioni di rimozione, trasporto e smaltimento della Posidonia, ma anche sviluppare progetti a lungo termine per gestire in modo sostenibile la presenza di questa alga nel porticciolo.

“La prima cosa da dire è che non parliamo di un’invasione di petrolio, perché dalle vostre parole così sembrerebbe - risponde in aula l’assessore Matteo Campora - Parliamo di un’alga fondamentale, che invade anche le spiagge della Sardegna. Voi la definite come un male assoluto perché forse puntate più all’estetica che alla sostanza, forse vorreste che nei mari non ci fosse niente, solo sabbia, niente cavallucci, senza un habitat per i pesci dove ripararsi: solo ghiaia. Non vi ponete il problema di cos’è la posidonia, ma la trattate come se fosse plastica e merita un altro tipo di rispetto rispetto a una bottiglia di plastica. 

Organizzeremo una commissione con il direttore scientifico dell’Acquario e con l’Università di Genova e vi spiegheranno che importanza ha, e anche sulla battigia non è veleno. Non mi aspettavo se ne ponesse una questione estetica. Il problema è sentito e come detto organizzeremo una commissione: abbiamo già i contatti con l’Università, per capire come Amiu possa proseguire a portare via la posidonia, ma per comprendere anche come riutilizzarla. Ci sono già progetti in giro per l’Italia, in Sicilia, nell’Adriatico e sul Tirreno. Va separata dalla sabbia e bisogna rispettare le regole: attraverso progetti con Amiu e Arpal vogliamo capire come usarla anche all’interno dei cicli di agricoltura, per far sì che l’economia circolare non sia solo una parola, ma un fatto concreto come già avviene con la differenziata. Per farlo con la posidonia questa deve essere appositamente trattata e ci sono sperimentazioni in essere: può essere recuperata per essere utilizzata come prodotti per l’agricoltura, come concimi. Interverremo, col massimo rispetto. È un tema nazionale, ci sono già state proposte di legge, come quella del Movimento Cinque Stelle: è un argomento molto dibattuto nelle università, nei comuni e nelle regioni. Non è plastica e va rispettata”. 

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