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Economia | 08 giugno 2024, 07:00

Le cinque tipologie di giocatore d’azzardo: come riconoscerle

I tanti casinò online soldi veri accolgono milioni di giocatori che, seppur diversi tra loro, possono essere facilmente catalogati in cinque macrocategorie. Vediamo quali sono.

Le cinque tipologie di giocatore d’azzardo: come riconoscerle

Il mondo del gioco d’azzardo, specie dei casinò online soldi veri, è molto vasto e complesso, ricco di una varietà di persone che si avvicinano a questa attività con scopi diversi e motivazioni differenti. In questa realtà variegata, ci sono 5 categorie di giocatori che presentano caratteristiche simili e che meritano di essere esplorate.

Il gioco d’azzardo ha sempre avuto un fascino particolare e, nell’era digitale, i giochi con soldi veri, qui la recensione completa su soldiveri.com dei casinò online più popolari, sono apprezzatissimi dagli appassionati. Ovviamente, come in tutte le realtà così vaste, i giocatori non sono tutti uguali e gli esperti hanno distinto cinque categorie di player che sono facilmente riconoscibili e categorizzabili. Ogni giocatore, comunque, è diverso dall’altro, questo è un dato di fatto, e ci sono piattaforme ricche di titoli e di giochi differenti proprio per questa ragione. Molto probabile, dunque, che un giocatore di slot machine non ami giocare a poker e viceversa. Ancora più probabile che un amante del bingo non si sia mai avvicinato al baccarat. Questa varietà, in poche parole, è il fulcro del successo dei casinò online ma ogni tipo di giocatore ha alcuni tratti comuni. Vediamo insieme quali.

Quali sono le cinque categorie di giocatore più riconoscibili?

Avvicinare l’industria dell’azzardo a qualunque altro settore così remunerativo è molto difficile, praticamente impossibile. Il gioco resta, a discapito di tanto parlare, molto poco catalogabile. Le tipologie di giocatore, però, hanno delle caratteristiche simili che ci permettono di suddividerli in cinque macrocategorie. La prima è, sicuramente, quella del professionista, cioè quel giocatore che è riuscito a trasformare la passione per il gioco in una vera e propria professione. Per lui, il gioco non è una questione di fortuna ma di strategia, abilità, di conoscenza delle dinamiche del gioco. Questa tipologia dedica tempo e risorse per analizzare ogni aspetto e prova ad aumentare le sue probabilità di vittoria in futuro. La vita del professionista del gioco d’azzardo è, quindi, caratterizzata da un’attenta gestione del rischio e da quello che si può considerare un approccio disciplinato e con grosso metodo.

Quelli che giocano come professionisti sono, di solito, più legati a giochi come poker e blackjack dove la capacità di leggere gli avversari e le abilità cognitive sono molto più importanti di una qualunque mano fortunata. Il professionista, comunque, non compete mai solo per vincere denaro ma per migliorare il proprio status nel mondo del gioco d’azzardo.

L’antisociale, al contrario del professionista, si avvicina al gioco d’azzardo per ottenere denaro in modo illecito. Questo tipo di giocatore, infatti, usa mezzi manipolativi per trarre vantaggio dagli altri giocatore. Può, dunque, essere coinvolto in furti e attività criminali atte alla frode. Il comportamento, quindi, non è semplice da gestire: questo tipo di giocatore non rispetta le regole e le normative e ha un atteggiamento predatorio nei confronti degli altri.

Il giocatore per divertimento è una delle facce meno problematiche e comuni dell’azzardo. Questo giocatore, infatti, vede il gioco come una forma di svago, un modo per divertirsi con amici e familiari e passare il tempo. Non si tratta, quindi, mai di guadagno ma di divertimento e di esperienza. Gioca in modo responsabile, non ha mai problemi di budget e lo fa con quello spirito che dovrebbe contraddistinguere ogni giocatore, cioè quello che si basa sul gioco come gioco.

Il quarto profilo è quello del giocatore che gioca per trovare sollievo dall’ansia e dalla depressione. Questo è un giocatore un po’ “pericoloso” perché quel senso di irrequietezza che vive nella vita di tutti i giorni potrebbe portarlo a commettere errori grossolani nel gioco. Potrebbe, infatti, incaponirsi dopo una perdita di denaro oppure essere troppo istintivo in alcune situazioni in cui ci sarebbe da riflettere.

Il quinto profilo è quello del giocatore patologico, il peggior giocatore esistente, quello che, accanito fino alla patologia appunto, perde di vista il fine del divertimento per diventare vittima del gioco, subirlo senza potersi aiutare in maniera consapevole. La sensibilizzazione rispetto a questo tipo di problematica è, comunque, migliorata di tanto con il passare del tempo e, tra centri specializzati e associazioni, abbiamo alcuni strumenti validi. L’autoesclusione dal gioco a distanza, uno degli strumenti più interessanti dal punto di vista sociale ed etico, è una delle tante armi a disposizione del giocatore che può, per un periodo di tempo determinato, abbandonare le piattaforme di gioco per recuperare il senso stesso del gioco e della propria persona.

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