Pietro Piciocchi vicesindaco reggente, ha assunto l’incarico di primo cittadino dopo la dichiarazione di incompatibilità votata dall’aula e riguardante il neo presidente della Regione Marco Bucci.
Piciocchi dunque, sarà il ‘sindaco’ di Genova fino alle prossime elezioni, previste in primavera.
Nel suo discorso in aula, Piciocchi ha voluto prima di tutto sottolineare che non si tratta di un ‘incarico depotenziato’ ma di una guida dell’ente che il vicesindaco ‘intende assumere nella piena consapevolezza’.
“Vogliamo interpretare un ruolo di governo cittadino solido e autorevole, che non esiterà a prendere decisioni importanti per l’interesse pubblico” ha continuato prima di ringraziare apertamente Bucci: “Desidero ringraziarlo per l’affetto e la fiducia che mi ha sempre manifestato e per lo straordinario contributo che ha dato alla nostra città”.
“Tre lezioni ho appreso da lui: coraggio, visione e fiducia. Quando, all’inizio del mio mandato, volevo lasciare, mi chiamò per dirmi che dovevo essere onorato di poter ‘servire la tua città, è un privilegio e lasciare sarebbe un grave errore’. In questi anni ci ha sempre spronato ad affrontare ogni situazione a viso aperto e a testa alta. […] Marco Bucci mi ha insegnato che l’amministratore deve trasmettere fiducia, speranza e senso di sicurezza attorno a sé. Sono certo che con lo stretto rapporto umano e professionale che mi lega il mio Presidente della Regione potrà rappresentare un valore aggiunto per la realizzazione di numerosi progetti che la città attende”.
Ancora: “Continueremo a lavorare per l’attrattività e la capacità di accoglienza non solo turistica di Genova per la costruzione di una città in cui alta sia la qualità della vita, una città connessa al mondo. Saremo incondizionatamente a favore delle grandi opere pubbliche senza sé e senza di cui Genova ha disperato bisogno per crescere e mantenersi competitiva”.
Il vicesindaco reggente facente funzioni ha poi voluto rivolgersi ai consiglieri e alle consigliere: “Chiedo il contributo generoso di tutti i consiglieri e le consigliere, che sono la più alta manifestazione dello spirito democratico e di partecipazione che attraversa le nostre istituzioni. Sarà mia precisa responsabilità favorire un proficuo raccordo tra gli organi di governo dell’ente, affinché gli indirizzi del Consiglio possano trovare attuazione negli atti della Giunta e affinché questo luogo con l’ascolto delle molteplici componenti della comunità cittadina possa essere centro di ispirazione di scelte sagge e lungimiranti”.
LA NUOVA GIUNTA PICIOCCHI
Pietro Piciocchi, vicesindaco reggente facente funzioni, mantiene le deleghe principali al Bilancio e agli indirizzi di controllo strategico delle società partecipate.
L’architetto Ferndinando De Fornari assume la delega ai Lavori Pubblici e alle grandi opere strategiche, ai partenariati alla manutenzione della città,
L’assessore Paola Bordilli mantiene la delega al Commercio, all’artigianato, alle Proloco, alle Tradizioni e assume la delega alle politiche per la Tutela del benessere degli animali, ai rapporti con i municipi ascolto e valorizzazione dei territori sussidiarietà orizzontale, corpi intermedi,
L’assessore Sergio Gambino mantiene la delega alla Sicurezza, Polizia locale Protezione civile, assume la delega alla Mobilità sostenibile al Controllo operativo su AMT e al trasporto pubblico.
L’assessore Alessandra Bianchi mantiene la delega al Turismo, agli Impianti e all’Attività sportive assume la delega al Marketing territoriale.
L’assessore Francesco Maresca mantiene invariate le sue deleghe assume la delega Nuova iniziative per la promozione della Blue economy,
L’assessore Marta Brusoni mantiene le sue attuali deleghe ad eccezione della delega dei Politiche educative assume la delega a smart city, applicazione dell’intelligenza artificiale rapporto con istituto italiano tecnologia nell’ambito della delega di servizi informativi.
L’assessore Francesca Corso assume la delega alla Scuola, al diritto all’istruzione al sistema integrato istruzione, alla consulta dei genitori delle scuole; mantiene la delega alle pari opportunità assume la delega ai rapporti tra giunta e consiglio comunale dei rapporti con la città metropolitana.
L’assessore Mario Mascia mantiene invariate le sue deleghe assume una delega allo sviluppo economico sostenibile, sviluppo ed innovazione tecnologica e strategica
L’assessore Enrico Giuseppe Costa assume la delega ai Servizi Sociali alla famiglia ai giovani alla terza età e alla disabilità.
L’assessore Mauro Avvenente, assessore al Decoro della città, economia circolare, ambiente, centri storici, assume la delega all’indirizzo operativo di Amiu,
L’assessore Lorenza Rosso, assume la delega alla Cultura, ai musei, ai teatri, avvocatura e agli affari legali.
“Il lavoro sarà enorme - ha poi spiegato ai giornalisti il vicesindaco reggente - sono tantissimi i punti su cui dobbiamo operare, ho ricordato il tema delle grandi opere di cui questa città ha un enorme bisogno, ho ricordato il tema del decoro, della manutenzione, dell'attenzione ai più deboli, alle persone più fragili, alla cultura. Credo che le risposte che si sono tradotte nell'assegnazione delle deleghe siano molto chiare, spero efficaci in questa direzione”.
A proposito, Piciocchi specifica ancora: “Questi assessori sono stati scelti in base a un criterio che privilegia il merito e la qualità delle persone. Sono due profili altissimi per capacità, per onestà, per integrità morale, per conoscenza degli ambiti dove sono stati chiamati ad occuparsi e quindi sono assolutamente fiducioso che potranno fare veramente un ottimo lavoro. Nell’ambito dei sociali, Enrico Costa, e nell'ambito dei lavori pubblici, l'architetto Ferdinando De Fornari, direttore neo pensionato delle opere pubbliche del Comune di Genova, persona che in questi anni ha fatto un grandissimo contributo all’amministrazione".
“Queste sono scelte civiche - conclude poi Piciocchi - certo sono civici fuori dalla mischia, persone che fino a oggi non erano ancora entrate in politica, ma indubbiamente se il nostro criterio è quello di allargare anche il consenso nella società civile e soprattutto attrarre al lavoro dell'amministrazione le migliori competenze della società civile, credo che nessuno possa lamentarsi di queste scelte”.














