Si chiamava Lorenzo Bertanelli il lavoratore che ha perso la vita questa mattina al molo Giano, nel Porto di Genova, nell’area delle riparazioni navali.
Bertanelli, trentasei anni, viveva a Sarzana, nello spezzino. A colpirlo è stato un pezzo meccanico di un propulsore di una barca del peso di due tonnellate e mezzo.
Il tragico incidente è avvenuto alle 11,40 di questa mattina, mercoledì 5 febbraio. Inutili i tentativi del personale sanitario intervenuto in soccorso: l’uomo è deceduto a causa delle gravi ferite riportate.
Presenti anche gli ispettori dello Psal (Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) della Asl 3 e la polizia. Si è diretto sulla scena per effettuare un sopralluogo anche il sostituto procuratore Stefano Puppo. Lorenzo Bertanelli lavorava per conto della ditta Mec Line srl in subappalto per conto della ditta Amico.
Una nuova azione di sciopero dei metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata proclamata per domani giovedì 6 febbraio da Fim Fiom Uilm. Dopo lo sciopero immediato per la giornata di oggi, replicheranno anche domani con 8 ore di sospensione dal lavoro e un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8. "La lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto" scrivono in una nota.
La procura di Genova ha aperto un'inchiesta per il decesso: Il fascicolo è stato aperto dal pubblico ministero Stefano Puppo, si indaga per omicidio colposo, al momento contro ignoti. Secondo quanto ricostruito, Bertanelli stava lavorando insieme a due colleghi alla rimozione del thruster, un propulsore installato sulla nave come timone integrativo. Una volta smontato i tre avevano il compito di smontarlo e calarlo all'interno di un contenitore. Per farlo avrebbero utilizzato un muletto. L'operazione ha richiesto il montaggio di una struttura a mo' di impalcatura alta circa quattro metri. Nello smontarlo, il pezzo, che pesa circa due tonnellate, è caduto. Bertanelli è stato trovato a terra, non è ancora chiaro se sia stato colpito dal thruster o se a provocare la morte sia stata la caduta. Ha riportato le fratture dei femori, un colpo al torace e uno alla testa. Sabato sarà effettuata l'autopsia per chiarire meglio quanto accaduto, nel frattempo la procura ha sequestrato i macchinari e la sala di controllo e ha chiesto a Ente Bacini di mettere a disposizione le telecamere della zona che potrebbe avere ripreso l'incidente. Le indagini sono affidate al gruppo Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro coordinati da Gabriele Mercurio. Sul posto, oltre al 118 e la Croce Verde che hanno potuto solamente constatare il decesso, anche i carabinieri, la polizia scientifica e i vigili del fuoco.
Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo, che svolge anche l'assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline, di cui era dipendente la vittima dell'incidente. Le cause e la dinamica dell'accaduto sono in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. Amico & Co "esprime il più sentito cordoglio per l'accaduto e la vicinanza alla famiglia e resta a disposizione delle autorità per quanto occorre".