L’ITS “Vittorio Emanuele-Ruffini” celebra i cento anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia, la raccolta poetica d’esordio di Eugenio Montale, con un progetto che ha coinvolto le classi quinte dei corsi di Turismo e di Grafica e Comunicazione. Gli studenti hanno partecipato a un’esperienza di progettazione visiva ispirata alla poetica del grande poeta genovese, Premio Nobel per la Letteratura nel 1975.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Comitato di Genova della Società Dante Alighieri, da sempre impegnata nella valorizzazione della lingua e della cultura italiane, sia a livello cittadino che internazionale.
Lunedì 17 marzo, a partire dalle ore 15, l’istituto genovese ospiterà l’evento commemorativo nella sua sede di Largo Zecca, la stessa che Montale frequentò da giovane. Il programma prevede una visita guidata nei luoghi di interesse storico e artistico della scuola, tra cui la biblioteca storica, dove è conservata ed esposta la pagella del poeta. Durante il percorso, gli studenti leggeranno poesie di Montale ed esporranno i progetti da loro realizzati.
Alle ore 17, il professor Francesco De Nicola, già docente di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Genova e oggi Presidente Emerito della Dante Alighieri genovese, terrà una conferenza dal titolo Cent’anni con gli Ossi.
Uno dei momenti centrali del progetto è stato il contest per la realizzazione della locandina e del manifesto promozionale dell’evento 100 anni con Ossi di seppia: Montale torna nella sua scuola, organizzato dalla Dante Alighieri di Genova e dall’ITS Vittorio Emanuele-Ruffini.
Il manifesto vincitore, ideato da tre studenti della classe 5CT, ha saputo tradurre visivamente la poetica di Montale con un linguaggio grafico essenziale. L’elemento più distintivo dell’opera è un tratto graffiato e materico che delinea il volto del poeta, quasi scolpito nella trama del segno. Il ritratto frammentato suggerisce la fusione di Montale con il paesaggio ligure, evocando le scogliere aspre e frastagliate che tanto hanno ispirato la sua opera. La frattura nera che attraversa l’immagine richiama non solo il “male di vivere”, ma anche quel senso di bellezza e attesa, il “varco” che Montale cercava nei suoi versi.
Parallelamente, gli studenti del corso Turistico hanno progettato e pianificato l’organizzazione dell’evento, curando l’accoglienza dei partecipanti e la visita guidata a piccoli gruppi dell’edificio storico che ospita la scuola, il Palazzo Bartolomeo Lomellino (rollo n. 22). Inoltre, hanno realizzato il programma dell’evento, la locandina, i totem espositivi e la recita delle poesie.
Il progetto rappresenta un esempio brillante di collaborazione non solo tra le diverse anime della scuola, ma anche tra l’istituto e una delle associazioni culturali più antiche del territorio.