‘Genova Unita’ ci riprova. Dopo il passo indietro di Filippo Biolé, la lista torna in corsa per le elezioni comunali con la candidatura a sindaca di Raffaella Gualco.
Avvocato civilista con una lunga esperienza nel mondo dell’associazionismo, Gualco si presenta come “candidatura libera” sostenuta da “un gruppo civico che è una rete di cittadini che vuole offrire un’alternativa fatta di competenza, per liberare il potenziale della città da quello che stiamo vedendo”.
“Siamo professionisti, docenti, professori, professionisti, architetti, ingegneri, insegnanti, persone radicate nel tessuto sociale, che conoscono le realtà, possono governarla e ne hanno le capacità - aggiunge Gualco alla sua prima uscita da candidata - Genova oggi è i partiti, vediamo quello che c’è da una parte e dall’altra, un sistema consociativo, escono casi di corruzione, non si può distinguere da che parte arrivino queste situazioni, ma arrivano”.
Di Silvia Salis parla come di “una donna che mi piace” ma, aggiunge, “non mi piace quello che ha dietro e osservo con onestà intellettuale”.
La proposta, quindi, è chiara: una scelta alternativa ai due principali schieramenti e con una visione nettamente critica per come la città (e la Regione) è stata amministrata negli ultimi anni.
Gualco parla anche di “un sistema elitario politico e imprenditoriale che soffoca il vero tessuto sociale della città” e dice di scegliere di “essere libera”.
Il suo motto è “non ho ereditato un partito, ho scelto una città” e non nasconde l’ispirazione che viene dall’estero: “Avremmo svelto di provare a salvarla, con scelte che vengono un po’ dai casi fuori dall’Italia, vedendo quello che fanno in altri Comuni anche fuori confine, stiamo cercando di proporre qualcosa che possa riportare un po’ di speranza a Genova”.
Non mancano le critiche alle grandi opere e alle procedure che le sostengono: “A che punto sono? Servono? Per lo SkyMetro sono ovvie le esigenze, ma come è stato fatto? È stata studiata bene la questione del tram? Sono procedimenti opachi. La nostra intenzione, concretamente e con le nostre professionalità, non è essere un’alternativa di mera protesta. Abbiamo bisogno di dare concrete speranze”.
Infine, sui rapporti con Filippo Biolé, Gualco parla di “un passaggio di testimone” definendo l’ormai ex candidato come “un collega e una persona splendida”. E poco importa se si è tirato indietro dando (tra le righe) alla lista ‘Genova Unita’ dei putiniani per l’adesione a “manifestazione sovranista contro l’Europa”: “Succede che ci siano dei fraintendimenti, ma se ci fermiamo a queste cose ci abbassiamo un po’. Non ho voglia di litigare”.
Al suo fianco, in veste di capolista, ci sarà Aristide Massardo, ordinario di Sistemi Energetici e Ambientali all’Università di Genova.
“Questa città ha bisogno di persone indipendenti - dice Massardo - nei sondaggi dimenticano sempre il fatto che circa la metà della popolazione si è allontanata da questo sistema. Spero che possiamo avere dalla cittadinanza la comprensione di essere indipendenti, di non rispondere a nessuno a Genova e a Roma e solo ai cittadini genovesi. Spesso mi chiedo dove vadano le tasse che pago al Comune e alla Regione. Proviamo a mettere quel granellino di polvere per riflettere sul perché siamo in questa situazione. Penso che un gruppo realmente civico con competenze che nascono dalla professione per dare un contributo, io non ho bisogno di lavoro o di un posto, posso dare un contributo a far migliorare la vita dei cittadini. Da parte nostra c’è la massima disponibilità a confrontarci con tutti, purché siano idee in buona fede. Non accetto le idee ideologiche, sono contrario a spendere male i soldi delle mie tasse”.