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Eventi | 12 aprile 2025, 12:54

Referendum, la Cgil in piazza per chiedere i cinque sì: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia

La manifestazione si è svolta in largo Pertini dove dal palco si sono susseguiti gli interventi di Igor Magni, Alessandra Costante, Carla Peirolero e Andrea Di Marco

Referendum, la Cgil in piazza per chiedere i cinque sì: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia

Oggi giornata di manifestazioni della Cgil in tutte le piazze d'Italia e, anche a Genova, è scesa in piazza in largo Pertini per sostenere la campagna del sì ai cinque referendum sul lavoro e la cittadinanza in programma l'8 e 9 giugno. 

Dal palco in largo Pertini si sono susseguiti gli interventi di esponenti della cultura, dello spettacolo, lavoratrici, lavoratori, studenti e responsabili dell’associazionismo che hanno voluto portare il loro contributo e spiegare le ragioni del sì. 

I Comitati promotori stanno moltiplicando gli sforzi per informare il maggior numero di persone possibili anche perché la richiesta di accorpare amministrative e referendum in un unico Election day il 25 e 26 maggio, date corrispondenti al primo turno delle amministrative, è stata respinta: “L’8 e 9 giugno chiediamo a tutti gli elettori di andare a votare e votare sì – spiega Igor Magni Segretario della Camera del Lavoro di Genova  - il voto al referendum è un voto diretto, senza intermediazioni, e con 5 sì possiamo cambiare la realtà delle cose. Penso alla sicurezza sul lavoro, al lavoro precario, a chi viene licenziato ingiustamente e come contropartita riceve solo un contributo economico. Penso a tutte quelle donne e quegli uomini stranieri che sono cittadini a tutti gli effetti perché vivono e lavorano nella nostra città, mandano i figli a scuola, pagano le tasse, ma per chiedere la cittadinanza devono aspettare ben 10 anni. Votare sì a tutti e 5 i requisiti è un atto rivoluzionario perché consente a ognuno di noi di cambiare le cose subito e in modo diretto”.

Negli interventi dal palco, tra i temi ricorrenti, quelli su giovani e lavoro precario. Ormai tra i nuovi assunti il contratto a tempo indeterminato è l’eccezione e non più la regola: a Genova solo il 6,6% dei giovani under 29 anni è stato assunto stabilmente nel 2024. Anche forme contrattuali tradizionali come l’apprendistato cominciano a perdere il passo: sempre a Genova i contratti calano del – 12,1% “Non a caso l’Istat nel 2024 ha certificato la fuoriuscita dall’area metropolitana verso l’estero di 1.174 giovani tra i 18 e i 39 anni: il dato in assoluto più alto dal 2014 ed in aumento del 12% sull’anno precedente” commenta ancora Magni. Ma tra i temi referendari c’è anche salute e sicurezza sul lavoro. Nel 2024 sono stati 1.090 i morti sul lavoro. In Liguria le denunce di infortunio con esito mortale sono state 26, di queste 10 sono avvenute nella Città Metropolitana di Genova (+ 4 rispetto al 2023).

Tra gli interventi quello di Sergio Cofferati ex sindacalista e parlamentare europeo, Alessandra Costante segretaria nazionale Fnsi, l’attrice Carla Peirolero e il comico Andrea Di Marco e testimonianze di lavoratrici e lavoratori, studenti e i rappresentanti delle associazioni del Comitato genovese per i 5 sì ai referendum dell’8 e 9 giugno.

Redazione

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