“Intanto che alcuni candidati accettano inviti e si improvvisano artigiani per farsi fotografare con le mani (pulite) nei mestieri degli altri, i corrieri Amazon di Genova sono in sciopero per chiedere sicurezza e stipendi dignitosi”, così Francesco Toscano, candidato sindaco per Democrazia Sovrana e Popolare, ed Erica Martini, candidata al consiglio comunale.
E aggiungono: “Peccato che queste notizie non arrivino alle orecchie di chi dovrebbe rappresentare davvero i cittadini ed essere al loro fianco”.
“Democrazia Sovrana e Popolare ribadisce la propria vicinanza a questi lavoratori, impiegati da aziende in appalto come Bs Trasporti, L&D S.r.l. e Jet Express S.r.l., che ogni giorno affrontano condizioni durissime - aggiungono dal partito - oltre 300 corrieri operano con turni lunghissimi, spesso dalle 8:00 alle 22:00, anche sette giorni su sette, con pause minime e un controllo costante da parte di algoritmi che scandiscono tempi e consegne. A questi lavoratori, spesso giovani e con contratti precari, viene negata persino la dignità di condizioni umane di lavoro”.
“In un clima elettorale dove le promesse si moltiplicano e le passerelle si sprecano, è doveroso riportare l’attenzione su chi lavora davvero, tutti i giorni, per tenere in piedi questa città” sottolinea Toscano.
“Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni di Pietro Piciocchi, che prometteva 20.000 nuovi posti di lavoro - aggiunge il candidato sindaco - forse immagina di assumere questi lavoratori e tutti quelli che, secondo Silvia Salis, perderebbero il posto se la Samp retrocedesse. Salis, infatti, sembra preoccuparsi più delle ricadute economiche di una Serie C che delle condizioni di chi ogni giorno scarica pacchi o guida per ore senza pause. Piciocchi, invece, evita proprio di nominarli”.
“Mentre altri candidati si perdono in slogan e comparse da copertina, noi ci schieriamo con i lavoratori veri: quelli che ogni giorno chiedono solo rispetto e dignità” concludono Toscano e Martini.