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Attualità | 24 aprile 2025, 08:00

C'era una volta... la cartoleria: dalle matite ai post sui social, così la cartoleria '2.0' di Pegli 'Mai Dire Scuola' si è adattata all'era dell'online

Da un salto nel buio all'età di vent'anni a un punto di riferimento nel quartiere: il racconto di chi ha trasformato una necessità in una passione, tra penne, libri scolastici e social network. Il titolare Danilo Mamone: "Abbiamo saputo stare al passo con i tempi. Cosa ci contraddistingue? Prodotti originali, saper consigliare e l’accoglienza"

‘C’era una volta… la cartoleria’ è il nuovo servizio seriale de La voce di Genova dedicato a questi negozi che sembrano essere sospesi nel tempo. Rifugio di studenti, impiegati e sognatori, la cartoleria è sempre stata più di un negozio, ma un luogo dove perdersi, tra il profumo della carta nuova e i colori di pennarelli, pastelli e tempere. Oggi queste botteghe sono sempre più rare, ma con questi racconti vogliamo riscoprire il loro fascino, raccontando le storie di chi le tiene ancora in vita con passione.

Nel cuore di Pegli, precisamente in via Opisso, proprio a pochi passi da una scuola e in una via di forte passaggio, si trova la cartoleria 'Mai Dire Scuola' che da tredici anni è molto più di un semplice negozio, diventando un punto di riferimento per studenti, famiglie e appassionati, grazie all’intraprendenza di una coppia giovane, Maritza Maffi e Danilo Mamone che, appena ventenni, hanno scelto di reinventarsi in un mondo, come quello della cartoleria, a loro totalmente nuovo e sconosciuto. 

La storia dell'attività, però, comincia molto prima, esattamente negli anni Settanta, quando ancora era la nota cartoleria 'Perinetti', una vera e propria istituzione per molti abitanti del quartiere. Negli anni Novanta cambia nome, diventando 'Le Matite di Alex', per poi nel 2004 assumere la veste attuale di 'Mai Dire Scuola'. È nel 2012, però, che i due attuali titolari decidono di rilevare l’attività: "Non avevamo esperienza, né conoscenze nel settore - racconta Danilo Mamone -. Non venivamo da una famiglia di commercianti e, a differenza di molti, non l’abbiamo ereditata. A dirla tutta, è davvero stato un salto nel buio, un’occasione caduta a pennello in un momento in cui eravamo alla ricerca di un'attività". 

I primi tempi non sono stati semplici, in quel di Pegli in cui i clienti affezionati avevano aspettative ben precise e un rapporto, con la precedente titolare, consolidato: “Per fortuna abbiamo avuto cinque mesi di affiancamento con la vecchia proprietaria - afferma -, ma all’inizio non è stato facile guadagnare fiducia. Poi, col passare del tempo, però, abbiamo imparato a conoscere la clientela e a come relazionarci, anche attraverso gli errori”.

Così, quello che era iniziato per necessità è diventata una passione. Oggi, lavorare in un ambiente a misura di bambino, vendere giocattoli, colori e articoli per la scuola, è fonte di soddisfazione quotidiana per i titolari: “Abbiamo anche un figlio, e questa dimensione familiare si riflette nel nostro lavoro. Ad esempio, amando i Lego, so consigliarli bene a chi viene a comprarli”, chiarisce Danilo. 

Ma la vera 'svolta' è arrivata con la capacità di abbracciare il cambiamento nell'era digitale. In un settore spesso travolto dall'innovazione: e così, 'Mai Dire Scuola' ha puntato sull’online, sui social e sull’e-commerce. "Non vediamo internet come un nemico, anzi, usiamo Amazon, Vinted, TikTok shop: ogni canale ha il suo pubblico e bisogna stare al passo”, affermano.

Durante il lockdown, la creatività è diventata fondamentale tra consegne a domicilio promosse tramite gli 'stati' di WhatsApp, video su Instagram e TikTok, e tutte quelle strategie (e idee) pensate per tenere vivo il contatto con la clientela: “Il social più potente in zona ancora adesso? Assolutamente WhatsApp. Sembra banale a dirsi, ma funziona. Le persone guardano, commentano, ti rispondono. È una relazione”. 

La concorrenza, però, non manca e se l’e-commerce è stato interpretato come un’opportunità, i veri rivali sono i megastore, in particolare quelli cinesi: “Il problema è che le persone pensano di risparmiare, ma in realtà alcuni prodotti lì costano più che da noi. E noi proponiamo qualità: ad esempio, siamo ‘Tinta Unita Shop’, e siamo gli unici ad averla a Pegli, che sarebbe il programma di affiliazione dove ci sono promo e iniziative come una sorta di tessera fedeltà. E comunque, ad esempio, siamo gli unici a trattare la 'Legami'”. E poi, anche la “concorrenza sleale” come punto critico: “Quando siamo entrati, vuoi che abbiamo proposto nuove idee, abbiamo infastidito altre realtà - chiarisce -. Una volta, ci hanno copiato le offerte volantino in riferimento a Tinta Unita". 

La cartoleria ha anche cercato di distinguersi con iniziative proprie, in particolare una selezione di prodotti originali e esclusivi come Lego, Funko Pop e articoli di nicchia che non si trovano altrove. Ma non solo: “Altri nostri punti di forza sono certamente l’accoglienza, il saper consigliare e avere sempre il sorriso in negozio - chiarisce -. Qui si entra e si lascia fuori tutto il resto: ci siamo noi, con il sorriso e la voglia di aiutare”.

Federico Antonopulo

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